Marra: “Il Messina meglio in trasferta. Lo stadio e il manto erboso un problema”

Sasà MarraIl tecnico Sasà Marra (foto Nino La Macchia)

Parola di doppio ex. Sasà Marra, con lunghi trascorsi e tante gioie vissute da centrocampista del Messina, squadra che poi ha anche allenato, vanta pure un’esperienza tra le file della Juve Stabia, prossima avversaria dei giallorossi. Intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” di Vivi Centro Network, ha presentato la sfida di domenica.

Buonocore e Marra

Enrico Buonocore e Sasà Marra in panchina (foto Ciccio Saya)

L’analisi è partita videnziando la crescita dell’Acr nel corso del girone di ritorno: “Dal mercato di gennaio in poi, anche se ha fatto degli scivoloni, il Messina ha avuto un rendimento ben più alto rispetto all’andata dove non ha fatto tanti punti ed era addirittura ultimo. Con l’arrivo di Raciti, Kragl, Ragusa e altri calciatori ha centrato invece grandi risultati, soprattutto in trasferta. Non è da tutti giocare in casa in piazze importanti, lo dico pensando a Messina, Avellino o Castellammare di Stabia, dove c’è un pubblico importante che ti porta anche pressione ed è un peccato perché avrebbero tutto per fare bene”. 

Il match della penultima giornata riveste di certo un’importanza capitale: “Penso che il Messina si giochi tutto domenica contro la Juve Stabia, è uno spartiacque. Cercheranno entrambe di fare un grande risultato, sarà una partita bellissima e aperta. Conoscendo Novellino adotterà la giusta tattica per cercare di vincere e sono sicuro che non troverà una squadra come l’Andria rintanata dietro”.

Gianluca Musacci e Sasà Marra

Gianluca Musacci e Sasà Marra (foto Giovanni Chillemi)

Il tema del dibattito si è poi spostato sul manto erboso del “Franco Scoglio”, spesso finito sotto accusa: “Lo stadio è tra i problemi principali del Messina. Lì non ci ho giocato, ho soltanto allenato. Ai miei tempi giocavamo al “Celeste”, un impianto in centro città dove la gente è libera di andare a vivere lo stadio e c’era un senso di appartenenza. Il manto erboso del San Filippo, oggi intitolato a Franco Scoglio, è uno dei peggiori. Al di là dell’essere brutto è anche fangoso: vi fanno infatti una fatica enorme le squadre che devono costruire e cercare di vincere impostando il gioco, più semplice stare abbottonati e ripartire. Non a caso il Messina ha fatto risultati importanti contro squadre forti che venivano avanti e gli consentivano di ripartire, mentre ha trovato difficoltà con squadre di pari livello”. 

Da parte di Sasà un auspicio da doppio ex: “Per raggiungere i playoff la Juve Stabia deve vincere entrambe le partite, ma se non riuscisse ad arrivarci, vincendone magari una e l’altra no, allora facciamo salvare il Messina domenica prossima”.

Sasà Marra e Roberta Casagrande

Sasà Marra e Roberta Casagrande ospiti di MessinaSportiva

Sulle esperienze in carriera Marra ha voluto citare due ex tecnici giallorossi: “Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori bravi e ho rubato un po’ da tutti nel forgiarmi come allenatore. Quello che più mi ha dato a livello di gestione è stato Stefano Cuoghi, con il quale a Messina abbiamo fatto una cavalcata importante. Sotto il profilo tecnico-tattico ho imparato molto anche da Simonelli, che ho avuto a Nocera. Daniele Arrigoni è per me un altro punto di riferimento importante, ha militato in categorie prestigiose. Con lui siamo ancora in contatto, ogni tanto gli rompo un po’ le scatole. Guarda tante partite di C essendo il ct della Rappresentativa di Lega Pro. Il mio modulo preferito è il 4-3-1-2″. 

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