Mario Tomarchio, squalifica agli sgoccioli: “Il Riviera può andare ai play-out”

Il "mister" Mario Tomarchio (scatto di R.S.)
Il "mister" del Riviera Mario Tomarchio (scatto di R.S.)

Il “mister” del Riviera Mario Tomarchio (scatto di R.S.)

E’ ormai agli sgoccioli la sua squalifica (termina il 12 marzo), decretata a inizio gennaio dalla Commissione Disciplinare per problemi di tesseramento risalenti a due stagioni addietro, allorquando militava in altra società: Da giorno 13 il trainer del Riviera Mario Tomarchio potrà regolarmente riprendere il proprio posto in panchina. Il suo rientro ufficiale avverrà sabato 15, in occasione della gara casalinga con il Pistunina, al “Nicola Bonanno” di Villaggio Annunziata. Nel prossimo turno i messinesi osserveranno il turno di sosta previsto dal calendario del girone B di Promozione. “E’ sempre una sofferenza – esordisce Tomarchio – lavorare una settimana intera, senza poi poter dirigere da vicino la squadra. Oltretutto ho dovuto scontare una squalifica la cui responsabilità non so fino a che punto fosse mia. Ma, ad ogni modo, l’importante è poter tornare in prima linea”.

E lo farà proprio in occasione del derby di ritorno col Pistunina. All’andata avete sfiorato il clamoroso colpaccio esterno…

Si trattò di una delle nostre migliori interpretazioni a livello tattico, sebbene anche allora fummo in parte penalizzati da una direzione arbitrale non all’altezza”.

A proposito di arbitri, vorrei un suo commento sulla lettera inviata in settimana al presidente Morgana da parte del vostro patron Massimo De Domenico, il quale preannuncia il suo abbandono in segno di protesta.

Direi che gli arbitri sono “figli” della categoria in cui militiamo il cui livello, a parte 2-3 squadre di vertice, mi pare abbastanza scadente. La penso in questo modo, dal momento che io preferisco credere nella buona fede dei direttori di gara. Oltretutto, durante questa stagione, non abbiamo dato mai modo di accanirsi nei nostri riguardi: malgrado diversi arbitraggi abbastanza discutibili, il nostro comportamento disciplinare è stato abbastanza all’altezza, e non abbiamo mai dato in escandescenza diversamente da quanto avvenuto da parte di altre squadre”.

Il vostro terz’ultimo posto in classifica è tutto colpa degli arbitraggi?

Assolutamente no, gli arbitri sono sempre una componente ma non possono essere additati come causa principale dei pochi punti raccolti. Tuttavia devo dare atto ai nostri ragazzi che stanno continuando a lavorare con grandissimo impegno e professionalità”.

Se il campionato finisse oggi, sareste retrocessi per via del distacco dalla quart’ultima posizione superiore ai 10 punti. Credete ancora di poter agguantare i play-out?

Fino a quando la matematica ci tiene in gioco, e con 12 punti ancora a disposizione, abbiamo il dovere di crederci sino in fondo. Malgrado le sconfitte, sono l’atteggiamento costruttivo e le prestazioni offerte della squadra a infondermi parecchia fiducia, prima ancora della speranza”

Quanta incertezza vede nell’esito di questo finale di campionato?

Secondo me, soprattutto in bassa classifica, l’esito è tutt’altro che scontato. Il prossimo turno mi sembra abbastanza decisivo: una gara da seguire è senza dubbio Fiumefreddese-Città di Milazzo. I locali cercano punti per tirarsi fuori dai guai, mentre invece i mamertini confidano ancora nelle posizioni di vertice dal momento che lo striminzito successo per 1-0 di Coppa Italia col Giarre, che ho seguito di persona, non dà loro la certezza del passaggio al turno successivo. C’è da vedere poi, come il Torregrotta -in lotta per la permanenza- reagirà alla mazzata infrasettimanale del giudice sportivo, in occasione della sfida interna con il Castelbuono 1975”.

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