Marani: “In C controlli sempre più rigorosi. Il problema non sono le 60 squadre”

Lega ProIl presidente della Lega Pro Matteo Marani in Figc

Il presidente della Lega Pro Matteo Marani è intervenuto a “Radio Anch’io Sport” su RaiRadio1, commentando l’ipotesi di riforma del calcio italiano portata avanti dalla Figc: “Ci siamo espressi a favore, perché il primo principio deve essere quello dei conti. Noi siamo a favore del rigore, dei numeri, ci auguriamo che questo piano sia funzionale. C’è bisogno di maggiori controlli, disciplina e trasparenza”.

Figc

Il logo della Figc (foto Tiziana Fabi Getty Images)

La Covisoc è sempre più fiscale all’atto dell’iscrizione e non a caso sono diminuite drasticamente anche le penalizzazioni a stagione in corso: “La Lega Pro da anni ha cominciato un processo duro, sofferto, di risanamento al proprio interno. Negli ultimi quattro anni di bilancio la Serie C è l’unica categoria che non produce nuovo debito. I club di C si sono dati una disciplina molto forte, che sta producendo effetti. Rispetto a cinque anni fa l’indebitamento è calato”.

L’ex giornalista di Sky ha tenuto a ribadire come i conti in rosso del sistema calcio siano addebitabili principalmente alla serie A: “Il calcio italiano ha numeri molto pesanti, è la prima necessità che oggi avvertiamo. Perde un miliardo e 300 milioni all’anno, ovvero tre milioni al giorno. La Serie C incide per 90 milioni, ovvero per il 6% del totale”.

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Il presidente Marani al Social Football Summit

Si paventa da tempo una riduzione dei club professionistici, che in A e B restano venti e potrebbero invece essere tagliati drasticamente proprio in Lega Pro. Ipotesi bocciata categoricamente da Marani: “Sento discussioni su una serie C con troppe squadre ma credo sia un falso problema. Imputare al numero dei club di Lega Pro il problema del calcio italiano è come guardare il dito e non la luna. Eppure la luna è molto grande”.

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza