Lega Pro, si accede dal “D’Alcontres”. Solo l’Igea Virtus può frenare la corsa della Sicula Leonzio

Uno scatto risalente ad Igea Virtus-Sicula Leonzio dello scorso campionato

Giuseppe Savanarola. Un nome, ma insieme la vera garanzia delle siciliane che hanno fatto della Lega Pro la propria missione, felicemente compiuta. Col folletto acese in rosa hanno infatti trionfato nelle ultime due stagioni Akragas e Siracusa. Adesso tocca invece alla Sicula Leonzio approssimarsi al traguardo, nel segno di quello stesso attaccante che decide la gara di Sersale (recupero del 27esimo turno) e rompe in modo pressochè definitivo gli equilibri del campionato di Serie D. Di mezzo c’è però l’Igea Virtus, prossima avversaria dei bianconeri in campionato ed una Cavese partita coi ranghi della favorita per poi scivolare al terzo posto. E sarà pure incredibile, ma è vero che – c’è da scommetterci – per il per il terzo anno consecutivo in quarta serie trionferà una formazione isolana a scapito delle ben più quotate rivali campane.

Giuseppe Savanarola esulta ai tempi del Messina. Questa sarebbe la sua terza promozione consecutiva in Lega Pro

Senza distrarci da Sersale-Leonzio bisognerà però intenderci: a sei giornate dalla fine la città di Lentini è ad un solo passo dal ritorno nel calcio professionistico, dopo 23 anni di assenza.
Perchè? Lo 0-1 maturato mercoledì su un campo che profuma di antica lotta e di terra battuta, grazie al calciatore-amuleto da cui inizia o forse in cui finisce la storia di una Leonzio con un piede e mezzo in Lega Pro, segna semplicemente la 13esima vittoria consecutiva ed il +9 dei bianconeri sulla vice-capolista Igea Virtus. Quel successo, conquistato nella gara rinviata causa concomitanza con la Viareggio Cup,  rischia allora di spingere gli aretusei fin troppo oltre i limiti in cui un campionato resta aperto.
Ultima chiamata, dunque: la Leonzio dovrà sì passare dalla fossa dei leoni, ma se mai dovesse violare l’imbattibilità casalinga della “regina a metà” del campionato – proprio l’Igea – potrebbe considerarsi virtualmente promossa già tra pochi giorni. Ed il destino ha voluto che l’esame definitivo per la capolista si consumi domenica 2 aprile, quando al “D’Alcontres” (fischio d’inizio alle 15.00) la Leonzio sarà ricevuta dall’undici di Peppe Raffaele. I giallorossi, padroni della classifica per 17 turni – l’equivalente di un girone – sono esattamente l’ultimo ostacolo sulla strada dei bianconeri.

Igea Virtus

Nella gara di andata un’Igea Virtus in rampa di lancio vinse per 0-4 e condannò mister Catania all’esonero

Se nella gara di andata lo 0-4 imposto dai barcellonesi all’ “Angelino Nobile“, al canto di “Seby Catania salta con noi” intonato dai tifosi ospiti (l’allenatore fu esonerato in quell’occasione e sostituito con Cozza, ndc) coincise l’apice del dominio igeano, le dinamiche del torneo sono radicalmente cambiate. L’autentica favola dell’Igea ha assunto adesso tratti più umani, mentre mister Cozza si lascia acclamare da eroe per aver fatto prendere il largo alla sua formazione, ma solo dopo aver dichiarato che a suo parere l’Igea – quella stessa squadra che inconsapevolmente gli regalò l’atterraggio in panchina – non avrebbe corso per il primato.
E’ allora cambiato tutto rispetto al 20 novembre, basti pensare che allora il team messinese vantava sei punti di scarto sulla Leonzio, che oggi si fregia di nove lunghezze di vantaggio sugli stessi barcellonesi ed ha quindi scavato un solco di ben 15 punti.

A sei giornate dalla fine la Leonzio vanta 9 punti di vantaggio sulla vicecapolista

Igea Virtus-Sicula Leonzio è insomma una sfida in-out. Solo una vittoria dei barcellonesi potrà mischiare le carte in tavola, riducendo a 6 punti il margine di sicurezza di bianconeri che si ritroveranno a difenderlo in 5 gare. Ad una eventuale sconfitta sul Longano dovrebbero quindi seguirne altre due per far sì che la Leonzio non voli in Lega Pro, lasciando il passo ad un nuovo duello tra igeani e Cavese. Sostanzialmente uguali gli scenari in caso di segno “X” sul big match di giornata e chissà che non sia proprio questa l’opzione su cui le quote delle agenzie indirizzeranno gli scommettitori. Cambia però tutto in caso di  vittoria degli aretusei. Se l’Igea dovesse infatti cedere il passo sul proprio terreno di gioco, per la prima volta in stagione dopo aver totalizzato 10 vittorie e 4 pareggi, il campionato sarebbe davvero chiuso. Con una 14esima vittoria consecutiva i lentinesi porterebbero ad almeno dieci i punti di distacco sulla seconda posizione – tenendo in conto la Cavese – e avanzerebbero a soli cinque punti dalla promozione.

I tifosi della Sicula Leonzio sfoggiano la Trinacria: il dato di una neopromossa siciliana in Lega Pro arricchirebbe non di poco il calcio professionistico isolano

Domenica è intanto garantito lo spettacolo e cresce la consapevolezza che Igea-Leonzio marcherà un punto di non ritorno nel campionato di Serie D. Vincerà comunque la Sicilia, che sfoggia in testa al torneo di quarta serie due matricole che lo scorso anno ottennero sul campo l’accesso al gotha del dilettantismo. Radiazione del Due Torri esclusa, la sfida del “D’Alcontres” rende giustizia alla splendida annata della delegazione siciliana di quarta serie, che lo scorso anno patì addirittura tre retrocessioni ed oggi fa ben sperare per il futuro del professionismo siciliano. Se venissero confermate le attuali posizioni di Akragas e Messina, una neopromossa dalla D diventerebbe la quinta formazione isolana a partecipare alla Lega Pro, in un incrocio di derby come mai visto prima nel professionismo 3.0, quello nato dalla riforma che ha cancellato la lettera C dall’elenco delle Serie.
E curiosamente nella scorsa stagione l’Igea Virtus subì l’ultima sconfitta in casa della Leonzio prima di festeggiare la vittoria del campionato: non dite però ai diretti interessati che, a parti invertite, è questo l’esito più plausibile del big match di domenica.

Infondo lo sanno entrambe che al “D’Alcontres”, nascosta da qualche parte, ci sarà pure una porta che dà l’accesso al calcio dei Pro. Giocare quei 90′ è ad ogni modo un privilegio, per due formazioni che ricorderanno questa come una stagione da incorniciare. E quel pubblico, quello stadio saranno la miglior cornice possibile.

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Cronista sportivo da sempre, in MessinaSportiva da ancor prima.
Cresciuto sui campi di calcio, si dedica anche all'approfondimento ed alla pallacanestro