Latina, Di Donato: “A Messina per invertire il trend e restare in zona playoff”

LatinaDaniele Di Donato, allenatore del Latina

Due punti nelle ultime cinque giornate, la vittoria manca da più di un mese. Il Latina ha frenato ma vuole difendere in questo rush finale il piazzamento playoff. In vista della gara contro il Messina ha parlato il mister Daniele Di Donato, fotografando la situazione in casa nerazzurra: “Oggi è più complicato, tutte le squadre si giocano qualcosa e non affrontano il Latina come avveniva prima, ma chiudendosi. Essendo una squadra votata all’attacco lasciamo spazi anziché attaccarli come facevamo una volta. Prima venivamo considerati la Cenerentola, tutti pensavano di fare un solo boccone e invece cadevano. Dobbiamo cercare di ritrovare la nostra foga ed essere bravi a tenere il ritmo alto in qualsiasi momento, senza adattarsi agli altri, anche perché non siamo capaci di gestire. Fisicamente stiamo bene, magari si corre diversamente ma comunque fino alla fine, si è visto anche col Campobasso”.

Adorante

Adorante impegnato nel match d’andata contro il Latina (foto Paolo Furrer)

Noni in classifica a quota 44 c’è voglia di conservare un posto nei playoff. “Non possiamo permetterci di non raggiungere questo obiettivo. Dopo la salvezza ci siamo prefissati di entrarci e di essere la sorpresa, la fortuna è che dopo queste sei partite (con tre punti conquistati sui 18 in palio, ndc) siamo ancora lì e dobbiamo restarci. La classifica è molto corta, sono tutte in gioco quelle dietro di noi come Juve Stabia e Picerno essendoci 15 punti a disposizione, un mondo. I ragazzi hanno avuto una crescita pazzesca, ma per tornare a far parlare di noi dobbiamo centrare l’obiettivo altrimenti si azzererebbe tutto quanto fatto finora e finirebbe tutto nel dimenticatoio”.

A Messina Di Donato si attende risposte dalla sua squadra: “Ogni partita fa storia a sé, non esistono favoriti. Dobbiamo cercare di invertire il trend e centrare la vittoria. Il Messina la sta preparando in un certo modo, per loro può essere l’ultima occasione, noi dobbiamo tornare ad essere il Latina di gennaio-febbraio che con le buone o con le cattive riusciva ad ottenere risultati importanti”. 

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