La Fortitudo Messina precisa in merito alla telecronaca della sfida con Adrano

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Pubblichiamo integralmente il comunicato della Fortitudo Messina relativo alla telecronaca con Adrano che per l’occasione è stata affidata ad un bambino di sette anni:

“Alzi la mano chi da bambino non ha provato ad emulare i mitici Sandro Ciotti, Bruno Pizzul, Dan Peterson o per i più giovani Fabio Caressa e Flavio Tranquillo.
Il piccolo “telecronista” che ha commentato la nostra ultima partita era solo uno di quei tanti bambini, che grazie all’entusiasmo da lui dimostrato ha avuto la possibilità di giocare con tutti noi, avendo sempre la mamma accanto, senza ovviamente alcun intento giornalistico, senza essere esposto ad alcun tipo di commento, divertendosi come un matto e facendo divertire tutte le persone che lo hanno ascoltato.
Lo ha potuto fare all’interno di un ambiente, quello della Fortitudo Messina, che fin dalla sua nascita promuove i sogni dei bambini, di ogni età, contro un mondo di adulti che troppo spesso è pervaso da cattiverie, invidie e ipocrisia.
Ci siamo scusati immediatamente per non aver tutelato forse in maniera adeguata, agli occhi di qualche adulto, il nostro piccolo grande amico e la sua piccola grande passione, ma questo non è bastato, facendo addirittura indignare l’Ordine dei giornalisti regionale. Lo stesso Ordine che in passato ci saremmo aspettati che intervenisse, condannando altre “telecronache” faziose, volgari, a volte perfino deliranti, realizzate da parte di professionisti e soprattutto non professionisti.
Ed allora ribadiamo, sinceramente, le nostre scuse a quei giornalisti professionisti che si sono sentiti offesi da quello che voleva evidentemente solo essere un gioco divertente da fare tutti insieme con un bravo bambino, ricordando al contempo che parliamo di una gara di basket di categoria “C Silver”: una categoria regionale in cui convivono, si affrontano e si alternano atleti e tecnici professionisti, con atleti e tecnici non professionisti, ma anche dirigenti ed addetti stampa professionisti, con dirigenti ed addetti stampa non professionisti, tutti uniti con un unico obiettivo: la crescita dei “nostri” ragazzi e del movimento cestistico siciliano.
O almeno così dovrebbe essere.
La Fortitudo Messina di certo non smetterà di alimentare e sostenere i sogni dei propri tesserati, bambini ed adulti di ogni età, imparando sempre dai propri errori, in un percorso entusiasmante che speriamo possa essere narrato ancora, magistralmente, dai tanti Professionisti del giornalismo che ci seguono e parlano delle nostre tante attività sociali e sportive, con affetto ed attenzione”.
In (buona) fede

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