Jonica, Saglimbene: “Igea squadra completa. Con Campo guardiamo al futuro”

JonicaUna fase del match tra Virtus Ispica e Jonica

Uno scontro diretto per continuare a sognare. La Jonica vuole restare seduta al tavolo delle big del campionato, ma guai a reputare la squadra di Campo un’intrusa, perché vorrebbe dire non riconoscere i giusti meriti all’eccellente lavoro svolto da staff tecnico e società. Quest’ultima ha subito dato un segnale di continuità in chiave mercato, non ha tarpato le ali ad Antonio Esposito che si è accasato alla Nuova Florida, squadra che milita nella serie D laziale, immediatamente rimpiazzato da Juan Pablo Cragnolini, che va a rimpolpare la già folta colonia argentina, senza dimenticare l’ingaggio di Gianfranco Martino.

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L’attaccante Nicolas Micoli e il presidente della Jonica Mimmo Saglimbene

Tornando al campo, non si può che volgere lo sguardo alla sfida di domenica contro l’Igea, una delle grandi favorite del torneo che solo nell’ultimo turno ha conosciuto l’onta della prima sconfitta stagionale. La Jonica punta sul fattore campo per mettere in difficoltà i più quotati avversari, che addirittura potrebbero essere sorpassati in caso di vittoria.

Il presidente Mimmo Saglimbene si gode il momento magico della sua squadra, perché anche se i programmi di inizio campionato erano ben altri, la Jonica ha dimostrato di meritare ogni singolo punto conquistato sul campo: “Siamo molto contenti del lavoro svolto dal mister e dai suoi collaboratori, D’Angelo e Renzo. Con loro c’è massima sintonia, avevo suggerito di partire prima con il ritiro precampionato in modo tale da organizzare allenamenti sempre più professionali e così è stato. Ai nastri di partenza di questa stagione il nostro obiettivo era la salvezza e nulla è cambiato. Ciò non vuol dire che ci sentiamo appagati, tutt’altro, per noi ogni gara rappresenta un ostacolo da superare conquistando i tre punti. Ci piace stare lassù, ma una linea si potrà tirare a metà del girone di ritorno. Una cosa è certa e cioè che non soffriamo di capogiri, anche se eravamo partiti per obiettivi più umili”.

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Antonio Esposito ha lasciato la Jonica ora milita in D nella Nuova Florida

Sulla gara con l’Igea, Saglimbene aggiunge: “Sarà una gara bella e avvincente. La reputo la squadra più attrezzata per il salto di categoria, ha fatto investimenti importanti in tutti i reparti ed è per noi motivo di orgoglio presentarci a questa sfida a soli due punti di distacco. La nostra classifica è assolutamente meritata, non è frutto del caso ma dei risultati ottenuti con il gioco e l’abnegazione di questi ragazzi straordinari e di uno staff tecnico davvero eccellente, con il quale stiamo già programmando il futuro”.

Per il mercato la Jonica non si è fatta trovare impreparata, ma Saglimbene, al momento non apre ad altre operazioni in entrata: “Saremo vigili ed eventualmente ci muoveremo, senza dimenticare che abbiamo già concluso due acquisti di cui siamo molto contenti, anche se Martino era con noi da diverso tempo. Non ci piace comprare tanto per farlo, crediamo molto in questo gruppo e va valorizzato al massimo. Il nostro tesoro sono i giovani che stiamo lanciando e anche il mister è d’accordo con me”. 

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Il difensore della Jonica Gian Franco Martino

Saglimbene, infine, è uno dei padri di questa piccola grande famiglia chiamata Jonica: “Siamo nel dilettantismo e in una piccola realtà come Santa Teresa di Riva, ma cerchiamo di portare avanti un progetto che sia quanto più vicino possibile al professionismo. Secondo questo principio seguiamo il più possibile i giocatori, la società gli è sempre vicina, abbiamo voluto creare una colonia argentina perché siamo convinti che dei ragazzi della stessa nazionalità possano fare gruppo in modo sano e leale. Questa scelta ci ha portato ad avere diversi detrattori ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti: questi ragazzi durante il lockdown non sono stati abbandonati, la società gli ha garantito vitto e alloggio, da qui il loro affetto che ha fatto sì che si creasse un rapporto familiare tra noi e loro. Sono ragazzi splendidi, educati e riconoscenti, cosa che può apparire scontata ma che per noi è fondamentale, perché chi non ha le basi del vivere civile da noi non sarà mai il ben accetto”.

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