Impresa di Buitrago, Carapaz ancora leader. Nibali perde 2′ ma resta quinto

Giro d'ItaliaSantiago Buitrago vittorioso al Giro

La 17esima tappa del Giro d’Italia numero 105 porta la firma di Santiago Buitrago: il colombiano prima cade, poi va in fuga fino all’arrivo a Lavarone: alle sue spalle secondo posto per il giovane olandese Leemreize (Jumbo Visma), terzo posto per Hirt, il vincitore di tappa di martedì. Richard Carapaz resta in maglia rosa con 3″ di vantaggio su Hindley e 1’05” su Landa con Almeida ora a 1’54” quando mancano quattro tappe alla conclusione. Le lacrime di Buitrago all’arrivo sono la sintesi della corsa del 22enne della Bahrain.

Vincenzo Nibali

Vincenzo Nibali resta quinto anche se perde altro terreno

Sin dalle prime rampe del Passo Tonale è scattata la bagarre per centrare la fuga. Alla fine a farcela un nutrito gruppone. Numerosi e continui gli attacchi, con la formazione di plotoncini più o meno numerosi fino a quando sulla strada verso le pendici del Passo del Vetriolo hanno allungato Van der Poel, Martin, Covi e Gall, che hanno attaccato la salita con 54″ di vantaggio sui primi inseguitori e 6’50” sul gruppo della maglia rosa. In salita cede Covi, sui battistrada rientrano Buitrago, Carthy, Leemreize, Bouwan e Hirt con l’olandese Bouwan, che ha fatto bottino pieno di punti per la maglia azzurra.

Nel gruppo della maglia rosa, ritmo fatto dalla Bahrain Victorious che ha permesso di scollinare a 5 minuti dai battistrada. Nella discesa verso Caldonazzo, Leemreize e Van der Poel hanno allungato sui rivali. L’alfiere della Alpecin ha attaccato per primo la salita del Menador e poi si è piantato, rimontato prima da Leemreize e poi da Buitrago, che ha staccato tutti.

Giro d'Italia

Richard Carapaz in azione (foto Oa Sport)

Dietro, il ritmo della Ineos ha sgretolato il gruppo, poi la Bahrain lo ha fatto saltare al punto che sono rimasti solo Landa, Poels, Carapaz e Hindley, con Almeida costretto ad inseguire da solo e Vincenzo Nibali ancora più lontano e deluso per non essere riuscito a fare meglio: “Le gambe erano queste, ho cercato di gestirmi: non potevo fare altro – le parole dello “squalo dello Stretto” ai microfoni della Rai –. Se va via la fuga così, con queste gambe, è anche difficile provare a vincere una tappa”. Il corridore messinese arretra ancora in termini di distacco, scivolando a 5’48” dalla maglia rosa, ma resta quinto nella generale. Giovedì la 18esima tappa Borgo Valsugana-Treviso, l’ultima occasione per i velocisti.

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