Il Sant’Agata deve scegliere il suo condottiero. Aperti i dossier ripescaggio e stadio

Venuto, Brucculeri, Romano e FerraraVenuto, Brucculeri, Romano e Ferrara, in lizza per la panchina del Sant'Agata

Una settimana ancora ed il Sant’Agata si ritroverà in una nuova stagione sportiva. Si partirà da allenatore, categoria e stadio. E presto si capirà se l’assalto alla Serie D passerà ancora dal campo o dalle carte bollate.

Santino Bellinvia sarebbe già stato liberato. Quattro i nomi sul tavolo per scegliere il suo successore

Le grandi manovre stanno dunque per iniziare. Quanto alla panchina, il silenzio di queste settimane si rivelerà presto più eloquente di mille parole. Sembra che a mister Santino Bellinvia la possibile separazione sia stata prospettata con sufficiente anticipo. L’inizio di un nuovo ciclo potrebbe coincidere infatti con il totale rinnovamento dello staff tecnico. Ma evitando di accelerare i tempi. Lo si era fatto (frettolosamente) annunciando proprio l’intenzione di proseguire con mister Bellinvia, a play-off ancora aperti. Ma poco o nulla ha pesato il doppio confronto in cui ha prevalso l’Afragolese, prontamente digerito dalla dirigenza con sinceri encomi ai calciatori nonché con l’entusiasmo che dura ancora oggi. Altre le valutazioni, sviluppate a bocce ferme nei vertici societari.

Venuto

Antonio Venuto avrebbe già incontrato il Sant’Agata. Il suo profilo è compatibile con le esigenze del club

E svariati sono adesso gli allenatori con cui sono aperti dei contatti, secondo quando trapela dalla società. La prima pista ad emergere è così quella che porta ad Antonio Venuto, alla guida dell’ACR Messina nelle prime sei gare della scorsa D. Ci sarebbe già stato un incontro, che ha lasciato spazio a valutazioni positive, con in vista un aggiornamento tra le parti. Ampiamente conosciuto (e stimato) per le tre stagioni al Due Torri, quello del tecnico peloritano sembra appunto il profilo più compatibile con le esigenze delineate dalla società. Che avrebbe cura di fargli ritrovare in biancazzurro alcune sue vecchie conoscenze, tra cui Calafiore, Cicirello, Tricamo e Scaffidi. Segnato per di più dalle sventurate coincidenze che hanno accolto il club di Sciotto, all’esordio in quarta serie, non è da escludere che Venuto preferisca una chiamata come quella del Sant’Agata ad attese indefinite.

Anche Brucculeri e Romano sono in corsa per la panchina dei tirrenici. I contatti restano però in stand-by

Altri contatti riguardano ancora due tecnici che hanno concluso la stagione in anticipo. Entrambi di ritorno in città che li avevano già conosciuti e che, in questa stagione, si sono incartate sui proclami dei rispettivi club. Il primo caso è quello di Totò Brucculeri, tecnico del Mazara per larga parte dell’ultimo torneo. Esonerato per cambiare verso ai canarini ed agganciare i play-off, l’allenatore palermitano avrebbe già declinato alcune offerte del girone A di Eccellenza. Lo stesso in cui vanta numerose esperienze e che ha vinto nel 2016, con il Gela.

Ed è proprio dalla formazione nissena che sbuca Pippo Romano, altro allenatore sondato dal Sant’Agata per la successione a Bellinvia. Seppure uscito di scena nel girone di andata di Serie D ed in un clima ben più esasperato dall’operato del club, Romano ha di recente affrontato i tirrenici. Alla guida dello Scordia, nel 2017, l’ex di Comiso e Noto avrebbe dalla sua una maggiore conoscenza del versante orientale dell’isola. Sarebbe inoltre più che preparato all’eventuale ripescaggio in quarta serie, navigata per lungo tempo ed al timone di diverse squadre.

Resta in voga l’ipotesi Pasquale Ferrara, allenatore del Sant’Agata nella stagione 2016-17 (ph. Francesco Barbagallo)

L’ultima possibilità riguarderebbe invece l’allenatore che ha dato sostanzialmente inizio al progetto Sant’Agata. Il nome di Pasquale Ferrara non passa di moda nelle riunioni dei dirigenti, rilanciato dalla sua separazione consensuale dal Camaro. Sembra che la stagione in neroverde abbia aumentato il gradimento verso il tecnico, mai davvero sceso dopo il quarto posto in prima serie regionale e l’arrivederci ai biancazzurri. Il sodalizio starebbe allora monitorando la sua disponibilità, senza escludere un affondo. Si chiuderebbe un cerchio aperto due anni fa, se il suo profilo è – come quello di Venuto – quello più compatibile l’identikit tracciato dal club.

L’eventuale ripescaggio è poi legato al concretizzarsi di ingressi in società o di nuovi sponsor. La partnership annunciata con Betaland potrebbe essere il primo passo. Gli altri, verosimilmente, potrebbero essere formalizzati una volta risolto il rebus panchina. L’allenatore ideale dovrebbe dunque legarsi al Sant’Agata valutando allo stesso modo l’Eccellenza – sfidata con chiare intenzioni di vittoria – o una Serie D raggiungibile con una domanda che ha già ottime credenziali.

Sant'Agata

Il presidente Paratore dialoga con altri soci e predica cautela su ripescaggio e calciomercato. A giorni qualcosa potrebbe muoversi

Al nuovo tecnico dovrebbe essere lasciato un maggiore margine di discrezionalità sul mercato. Restando fuori dalle prospettive la nomina di un direttore sportivo, il nuovo tecnico potrebbe entrare di diritto nella cabina di regia del calciomercato. Ampiamente prevista, insomma, una forte incidenza di chi andrà in panchina nella composizione di una rosa che si presume sia ad un punto di svolta.

Tutt’altro che marginali le intenzioni di quegli imprenditori che stanno alla finestra. Il primo atto pubblico di Bernardo Paratore e dei suoi soci è stato quello di incontrare formalmente la nuova amministrazione comunale e prendere contatto con gli imprenditori della città. In municipio, il nuovo sindaco Bruno Mancuso ha confermato la road map per la consegna dello stadio Biagio Fresina, che potrebbe aprire le porte al club alla fine di settembre. O, al massimo, nella prima metà di ottobre.

Già a fine settembre il Sant’Agata potrebbe inaugurare il nuovo “Fresina”. Nel frattempo si giocherà a Gliaca di Piraino

Il sacrificio preventivato è quello di sostenere l’intera preparazione, nonché le prime gare di campionato al “Vasi” di Gliaca di Piraino. Basteranno, per il ritorno a casa dei biancazzurri, il collaudo degli spogliatoi, del terreno di gioco in erba sintetica e della tribuna, prima che degli ambienti accessori. Sarà quella l’occasione per suggellare la ritrovata armonia con il tifo organizzato, che già nei play-off ha sostenuto i biancazzurri e che è pronta a supportare il Sant’Agata nel soggiorno a Piraino.

Se Serie D dovrà essere il messaggio è però molto chiaro. Non c’è voglia di procedere al buio, visto l’ingente impegno economico delle ultime due stagioni. Ma le scelte maggiori si consumeranno tutte in una settimana.

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Cronista sportivo da sempre, in MessinaSportiva da ancor prima.
Cresciuto sui campi di calcio, si dedica anche all'approfondimento ed alla pallacanestro