Il Messina risorge dal dischetto. Steso 3-0 il Gela di Karel Zeman

GenevierTira Genevier: palla da una parte, portiere dall'altra (foto Nino La Macchia)

I giallorossi mettono in cassaforte la seconda vittoria interna stagionale grazie al doppio penalty messo a segno da Genevier ed alla rete di Cocimano. Tre punti d’oro per il Messina che può guardare al futuro con maggiore serenità.

Il pre-partita. Non ha alternative alla vittoria il Messina di Oberdan Biagioni che, reduce dal pareggio di Locri, affronta un Gela in gran forma. I nisseni, che sette giorni fa hanno strapazzato tra le mura amiche il Roccella di Mimmo Giampà, occupano infatti la terza posizione in classifica e rappresentano una delle liete sorprese di questo avvio di stagione. Il tecnico giallorosso, al suo esordio in panchina al “Franco Scoglio”, ha il difficile compito di risollevare le sorti di una squadra che annovera la peggiore difesa del raggruppamento ed occupa un preoccupante penultimo posto in graduatoria seppur con una gara da recuperare.

Messina

La formazione titolare del Messina contro il Gela (foto Nino La Macchia)

Novità obbligate per il tecnico Biagioni nello schieramento opposto quest’oggi ai biancazzurri di Karel Zeman. Fuori dai giochi il portiere Meo ed il difensore Cossentino, si registra il ritorno di Cocimano che, però, parte dalla panchina. Il trainer biancoscudato ripropone in difesa gli under Barbera e Dascoli, mentre nel terzetto di centrocampo, accanto a Biondi e Genevier trova ancora una volta spazio Traditi. In avanti, il tridente è costituito da Arcidiacono, Petrilli e Rabbeni, con Gambino pronto a subentrare in corsa. Tra le fila biancazzurre da registrare l’ennesima assenza dell’attaccante Tommaso Bonanno. Fermo ai box anche il centrocampista Di Domenico. Zeman ripropone lo stesso undici dell’ultima uscita casalinga. Non mancano gli ex; tra tutti occhi puntati sul giovane Polito e sul “cobra” Arcangelo Ragosta.

Arcidiacono

Arcidiacono anticipa Caruso (foto Nino La Macchia)

La cronaca. Il primo squillo del match è di marca giallorossa. Al 5’ Rabbeni finalizza una pregevole azione personale con un sinistro velenoso da circa 25 metri che costringe Castaldo alla deviazione in corner. Poi, la gara scorre senza acuti fino al 15’ quando Traditi, dopo aver agganciato al limite dell’area piccola un tocco corto di Arcidiacono, piuttosto che calciare verso la porta preferisce appoggiare al centro favorendo l’intervento liberatorio di Sicignano. Al 25’ il Messina passa in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio piazzato di Genevier, c’è il tocco vistoso con la mano di Alma ed il sig. Murras non può far altro che indicare il dischetto del rigore. Si incarica della battuta lo stesso Genevier che spiazza Castaldo e fa esplodere il Franco Scoglio. Due minuti più tardi, al 27’, Traditi, ancora lui, ben imbeccato da Arcidiacono, si divora la rete del raddoppio calciando incredibilmente alto a porta vuota. Al 29’ il Gela ha l’occasione giusta per riequilibrare le distanze. Brugaletta viene atterrato in area da Petrilli e per l’arbitro Murras ci sono gli estremi per concedere il penalty. Ma il giovanissimo portiere Ragone, classe 1999, riesce ad ipnotizzare il “cobra” Arcangelo Ragosta ed a respingergli il tiro dal dischetto. Al 44’ il Messina raddoppia. Ragosta stende in piena area di rigore Dascoli e per il sig. Murras non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Dal dischetto, Gael Genevier spiazza ancora una volta Castaldo e mette il risultato in ghiaccio mentre Ragosta si becca il secondo cartellino giallo di giornata ed abbandona anzitempo il terreno di gioco. La prima frazione di gara si conclude con i giallorossi in vantaggio con il più classico dei risultati.

tifosi

I Fedelissimi possono celebrare un importante traguardo (foto Nino La Macchia)

La ripresa inizia con un doppio cambio nelle file del Gela: Zeman getta nella mischia Mileto e Sowe al posto di Sicignano e Dieme. Biagioni risponde avvicendando Arcidiacono con Cocimano. Al 3’ il Gela va vicinissimo alla marcatura con il neo entrato Sowe che approfitta di un “buco” di Porcaro per presentarsi a tu per tu con Ragone, ma la sua conclusione è tutta da dimenticare. Il Messina riprende prontamente in mano le redini del gioco ed un minuto più tardi è Traditi, in scivolata, ad impegnare Castaldo in una respinta non facile a pochi passi dalla linea di porta. Ma il Gela non demorde. Al 15′ ci prova Mannoni dalla distanza ma Ragone blocca la sfera con sicurezza. Quattro minuti più tardi, l’estremo difensore di casa vola sulla sua destra per respingere un siluro di Schisciano scagliato direttamente su calcio piazzato dai 25 metri. Al 24′ Zeman si gioca anche la carta Montalbano che entra in campo al posto di Mannoni. Due minuti più tardi ancora il Gela propositivo con Alma, che ci prova ancora dalla distanza ma la sfera lambisce il montante. Ma è fuoco di paglia perchè al 34′ il Messina cala il punto del tris con Cocimano, che finalizza in fondo al sacco una micidiale ripartenza di Gambino. Il Gela cerca di reagire come può e al 36′ Alma esalta ancora una volta le doti di Ragone che gli nega la gioia del goal della bandiera. Poi più nulla fino al triplice fischio del sig. Murras che regala al Messina una vittoria di capitale importanza per il proseguo del campionato.

Ragosta

Cartellino rosso per l’ex Ragosta (foto Nino La Macchia)

Il tabellino. ACR Messina-Gela 3-0
Marcatori: al 25’ ed al 44’ pt. Genevier (M) (rig.), al 34′ st. Cocimano (M)
ACR Messina: Ragone, Dascoli, Barbera, Traditi, Porcaro, Russo, Arcidiacono (al 1’ st Cocimano, al 46’ st Mancuso), Biondi (al 37’ st Bossa), Rabbeni (al 15’ st Gambino), Genevier, Petrilli (al 26’ st Carini). In panchina: Compagno, Guehi, Sarcone, Biancola. Allenatore: Oberdan Biagioni.
Gela: Castaldo, Polito (al 37’ La Vardera), Caruso, Burato, Sicignano (al 1’ st Mileto), Brugaletta, Alma, Mannoni (al 24’ st Montalbano), Dieme (al 1’ st Sowe), Schisciano (al 37’ st Mengoli), Ragosta. A disp.: Rao, Misale, Mauro, Cuzzilla. Allenatore Karel Zeman.
Arbitro: Paolo Armando Murras di Sassari.
Assistenti: Marco De Vellis di Frosinone e Vito Angilieri di Aprilia.
Note – Circa 400 gli spettatori presenti sugli spalti di cui una quarantina provenienti da Gela. Prima dell’inizio della gara è stato osservato un minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione di Casteldaccia. Ammoniti: Ragosta (G), Petrilli (M), Ragone (M), Traditi (M), Porcaro (M), Barbera (M). Espulsi: al 44’ pt. Ragosta (G). Corner: 4-9. Recupero: 4′ pt e 5′ st.

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Plurilaureato, giornalista per passione, docente di matematica e dottore commercialista di professione. In una parola: poliedrico.