Il Lecce passa ad Agrigento ed è secondo. Si rilanciano Monopoli e Andria

Moscardelli, bomber del Lecce

Aspettando il posticipo di lusso di lunedì tra il Foggia e la capolista Casertana che può ulteriormente allungare il passo, la tredicesima giornata sorride intanto al Lecce che passa per 1-3 ad Agrigento e conquista così il secondo posto. Salentini avanti già al 22’ con Moscardelli. Il “barbuto” attaccante serve quindi al 40’ Curiale per il raddoppio. Al 65’ l’ex messinese Savanarola accorcia le distanze e i padroni di casa falliscono poi la chance per il pareggio. Sui titoli di coda il rosso ad Aloi e il rigore trasformato da Diop per l’1-3. Per Legrottaglie (allontanato dalla panchina) è l’ennesimo stop interno: l’Esseneto resta tabù. Il Lecce, che ha finito in 10 per l’espulsione di Camisa (salterà la gara con il Messina), si prende la piazza d’onore, raggiungendo quota 22 e scavalcando i peloritani e il Cosenza, subito dietro a 21.

Nicola Legrottaglie, allenatore dell'Akragas

Nicola Legrottaglie, allenatore dell’Akragas

Deludente quanto offerto dalla sfida tra il Benevento e i silani. Lo 0-0 del “Vigorito” è un risultato inevitabile, soprattutto alla luce di una ripresa da sbadigli. Nel primo tempo Criaco ha sprecato l’occasione per il vantaggio ospite, mentre sul fronte opposto Di Molfetta si è divorato a porta vuota la marcatura. Secondo 0-0 consecutivo per Auteri, risultato non gradito dal pubblico di casa. Vittoria per 2-0 del Monopoli ai danni dell’Ischia. Al 3’ sblocca Pinto su rigore, al 93’ raddoppia Gambino. Nel mezzo anche due traverse colte dai biancoverdi che, dopo un match dominato, salgono all’ottavo posto in compagnia del Catanzaro. Quella di Erra si conferma la squadra del momento, vincendo anche a Pagani per 1-2 e centrando la sua quarta affermazione consecutiva. Al 25′ il vantaggio calabrese con un gran destro al volo di Agnello. Poi la reazione dei padroni di casa che pareggiano i conti con Cunzi, a segno di testa al 42′ sugli sviluppi di un corner. Pur in dieci per l’espulsione di Bernardi, le “aquile” conquistano i tre punti con Razzitti, in gol al 73′. Il rosso a Moi costringe gli ospiti a chiudere addirittura in nove. Il Catanzaro fa un altro balzo in classifica, battuta d’arresto invece per Grassadonia (espulso).

L'ingresso in campo delle due squadre

L’ingresso in campo dell’Andria

Torna al successo il Catania che passa per 1-2 a Rieti battendo il fanalino di coda Lupa Castelli Romani. Al 45′, in chiusura di primo tempo, Calderini viene atterrato in area da De Gol: è rigore, trasformato da Calil. Al 62′ il momentaneo pari di Siclari. Gli etnei non si scompongono e dopo aver fallito alcune occasioni trovano il gol della vittoria ancora con Calil al 76′: il brasiliano anticipa tutti ed insacca su suggerimento di Nunzella. Il Catania, colpito in settimana da un nuovo deferimento, sale a così a quota 12 punti, ma resta impelagato nei bassifondi. Una doppietta di Onescu, a segno al 3’ ed al 92’, consente all’Andria di battere il Martina per 2-0. La Fidelis fa festa nel derby pugliese e si rilancia in graduatoria. Per Incocciati, che aveva ripreso fiato con il 3-0 inflitto all’Akragas, c’è invece il penultimo posto in graduatoria. Infine, il Matera si salva a Melfi.  Gli uomini di Padalino vanno sotto di due gol per effetto della doppietta di Herrera (19′ su rigore e 42′) e poi recuperano, trovando il 2-2 grazie al penalty di Iannini al 57′ ed al centro di Armellino al 70′. La classifica resta per entrambe assai complicata.

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