Il Fc fa il suo ingresso al ‘Celeste’. Mento: “Manto erboso da recuperare”

"Giovanni Celeste"Il manto erboso al "Giovanni Celeste" è un lontano ricordo (foto Vincenzo Nicita)

Il Fc Messina ha fatto ritorno al “Giovanni Celeste”, dopo la consegna delle chiavi dell’impianto da parte del Comune. L’ingegnere Francesco Mento, consigliere di amministrazione, ha illustrato gli obiettivi del club:Non entravo in questo stadio dal 2017. È una struttura comunale e qualunque intervento di ristrutturazione comporta un’autorizzazione e una comunicazione di inizio lavori.  L’obiettivo è quello di renderlo fruibile in tempi rapidi”.

Il fondo di gara attualmente è più simile ad un campo di patate che ad uno stadio: “La priorità è ovviamente il manto erboso. Dobbiamo consentire alla squadra di entrarci per allenarsi, al rientro dalla Sila. Cercheremo di revisionare l’impianto idrico e verificare il corretto drenaggio. Andremo a sistemare anche gli spogliatoi, sia per i locali che per gli ospiti. Poi dovremo ripulire l’intera struttura, in condizioni precarie”.

stadio Giovanni Celeste

La priorità del Fc Messina sarà il recupero del terreno di gioco (foto Vincenzo Nicita)

Attese le valutazioni dei tecnici nei prossimi giorni: “Attendo un confronto con un agronomo e un manutentore. Se non altro, una volta irrigato, l’erba spunterà in fretta, per le caratteristiche proprie del terreno. Per ciò che concerne il fondo di gara, non sappiamo ancora se stendere un “tappeto già pronto” o seminarlo. Da ciò dipenderà anche la data di effettiva disponibilità”.

L’agibilità sarà ovviamente limitata alle necessità, un po’ come accade al “Franco Scoglio”: “Trascureremo per ora la Gradinata, perché andrebbe ad impattare su una via che vorremmo lasciare aperta al transito. Ci interessano la Tribuna Copertail settore ospiti e le due Curve, in cui le nuove normative impongono l’installazione dei seggiolini. Effettueremo sondaggi e verifiche statiche, per toglierci ogni dubbio in merito”. 

stadio Giovanni Celeste

Il primo sopralluogo allo stadio “Giovanni Celeste” è stato aperto alla stampa (foto Vincenzo Nicita)

Vi sarà ovviamente tanta burocrazia:Bisogna rileggere tutte le carte e presentare un progetto. Il collaudo delle torri faro è valido fino al 2020, invece è scaduto il certificato della manutenzione incendi. Non ho la bacchetta magica, ma mi auguro una sinergia con le Istituzioni e gli enti preposti, nell’interesse della città. Tenerlo chiuso è un delitto, va riaperto anche per le giovanili. È una struttura che fino alla serie D può essere utilizzata, è un monumento che va ristrutturato, valorizzato e mantenuto”. 

Previsto un consistente esborso: “Occorrono unità d’intenti e un grande impegno economico. La concessione è di durata annuale, per cui le migliorie che abbiamo proposto sono limitate rispetto a un progetto complessivo attuabile con una gestione pluriennale. Il consiglio di amministrazione stanzierà il budget necessario, che in questo momento non possiamo quantificare. Magari è antieconomico, ma il presidente Rocco Arena è innamorato di questo stadio vuole lanciare un segnale e riaprirlo quanto prima possibile. È un primo passo, al quale bisognerà dare continuità”.

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Passione sfrenata per il calcio ed il giornalismo. Sogna di diventare telecronista sportivo e nel frattempo è voce di un programma radio e firma di più testate online