La squadra ha creato un gruppo forte, merito anche della società? “Gruppo anche molto umile. Le ragazze non si risparmiano mai. Molte di loro viaggiano da Catania quotidianamente e non hanno mai rinunciato all’allenamento, anche in condizioni di allerta meteo. Di questo sono grato a loro e allo staff tecnico. La società fa la sua parte, ovvero creare un progetto sano e forte, far stare bene tutti pagando gli stipendi prima della scadenza ma stando anche vicino a loro per qualsiasi esigenza, dalla fisioterapia al vestiario. Qualunque necessità, la società è sempre stata presente a dimostrazione che siamo, tutti, un gruppo unito”. Farete qualcosa sul mercato? “Da tempo seguiamo alcune giocatrici, il mercato invernale però è il più complesso. Noi cerchiamo una top player, di categoria superiore, per integrare la rosa pensando anche alla prossima stagione. Ma le giocatrici che cerchiamo fanno fatica a scendere di categoria. Nonostante ciò ci stiamo provando e speriamo che a giorni arrivi la tanto attesa buona notizia“.
Da società nuova di zecca vi state integrando sempre di più nella città. “La cosa che mi stupisce e più mi gratifica è che, settimana dopo settimana, tanta gente estranea al mondo del volley inizia a sentire il nome dell’Akademia Sant’Anna, sa che sta disputando un ottimo campionato. Mi sarei aspettato, però, una risposta diversa della città. Tranne che per incontri importanti la palestra Juvara non è stracolma e questo dimostra che a Messina, in questo momento, non ci sono tifosi o appassionati. Basta guardare nelle palestre della provincia, il pubblico presente è formato da parenti e amici e questo dispiace molto. Solo in A2 mi potrei aspettare un po’ di pubblico“. Messina, quindi, non è pronta per riavere la pallavolo di vertice? “Ancora no, purtroppo. Noi stiamo lavorando per raggiungere la serie A ma per farlo bisogna partire dalle strutture. Avere un palazzetto degno di tal nome è fondamentale per programmare qualsiasi cosa come, ad esempio, l’anticipo o il posticipo di un allenamento che, oggi, alla Juvara non è possibile. Lì piove dentro, abbiamo il secchio per raccogliere l’acqua con il rischio di perdere anche una partita se dovesse accadere in quella occasione. Purtroppo non ho mai visto vicino a noi l’assessorato allo Sport. Capisco il Sindaco, impegnato nelle battaglie che porta avanti giornalmente, ma le istituzioni sono distanti da Akademia Sant’Anna. Così come una piccola parte di media: qualcuno si è girato dall’altra parte, consapevolmente o dolosamente, non valorizzando il risultato sportivo delle ragazze”.
Però, sono pronti a partire anche i progetti sociali con i meno fortunati. “Stiamo andando avanti anche con quelli. I ragazzi che parteciperanno al volley in carrozzina stanno terminando le visite mediche che sono molto accurate, con accertamenti continui. L’Irccs sta lavorando in modo encomiabile e speriamo che al più presto abbiano le attestazioni di idoneità. Per il progetto di integrazione dei bimbi autistici a giorni firmeremo un protocollo d’intesa con la scuola Pajno per inserire degli alunni nel gruppo del minivolley con i bambini normodotati. Ma sono in programma nuove iniziative con il sostegno dei nostri sponsor”. È vero che state già programmando la prossima stagione? “Abbiamo già chiuso budget e lavoro di questa stagione ed è pronto il progetto della prossima. A maggio, dovremo già avere le risorse economiche e le idee chiare per il prossimo campionato. Questo lavoro si sta portando avanti grazie anche alle numerose aziende sponsor che ci stanno supportando perché riconoscono che Akademia Sant’Anna sta lavorando bene a 360 gradi. A tutti, però, vorrei fare i più grandi auguri di buon 2020 da parte della famiglia dell’Akademia Sant’Anna“.
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