Igea Virtus, Di Stefano: “Non staccheremo la spina fino a quando non ci sarà la promozione matematica”

Il neo-entrato Di Stefano, ex ACR Messina, subito incisivo

Altri tre passi sono stati compiuti e adesso per festeggiare il ritorno in Serie D dell’Igea Virtus manca solo il conforto della matematica. Come contro il Rocca di Caprileone anche la sfida con lo Sporting Viagrande è stata vissuta dal pubblico del D’Alcontres come una festa anticipata, che inevitabilmente si sposterà anche in casa della Sicula Leonzio, ultimo ostacolo degno di nota per una squadra che ormai la D se la sente in tasca.

Di Stefano (Igea)

Di Stefano (Igea Virtus)

In questo clima diventa difficile tenere i piedi per terra, ma Gabriele Di Stefano prova ad eseguire gli ordini del tecnico barcellonese: “Ancora ci sono 12 punti in palio quindi fin quando la matematica non ci dice che siamo in Serie D continueremo a giocare per vincere, anche perché il mister su questo argomento è molto rigido. In casa abbiamo ottenuto grandi numeri, giocando con grande cattiveria anche quando i punti in palio erano sempre più pesanti. Affrontare squadre come il Viagrande non è mai facile, perchè vengono con la consapevolezza di chi non ha nulla da perdere, tutti cercano di fermarci e non sarà facile nè con la Sicula Leonzio nè a Rosolini”.

La gara con il Viagrande ha segnato il suo ritorno dopo l’infortunio delle scorse settimane: “Ancora non sono al 100% però se vengo chiamato in causa devo dare il massimo – ha confessato – sinceramente sarei dovuto rientrare contro la Sicula Leonzio, ma visto l’infortunio di Maurizio Dall’Oglio ho dovuto stringere i denti per il bene della squadra”.

Incessante il tifo igeano dagli spalti

Incessante il tifo igeano dagli spalti

All’andata i bianconeri strapparono un prezioso pareggio al D’Alcontres mantenendo la vetta e spegnendo le velleità di sorpasso dei barcellonesi. In un girone è cambiato tutto, la Sicula Leonzio è distante addirittura 9 lunghezze dai giallorossi autori di un girone di ritorno da record: “Prendere 10 punti ad una squadra come la Sicula Leonzio nell’arco di un girone non è affatto facile, abbiamo distanziato notevolemente un’altra corazzata come l’Acireale, ma anche ottime formazioni quali il Troina o lo Sporting Taormina. Questo è un sintomo della nostra forza e dell’importanza dei risultati ottenuti sin qui”.

La festa igeana a fine partita

La festa igeana a fine partita

Proprio il 2-0 rifilato ai granata ha fatto scattare qualcosa nella testa dei ragazzi di mister Raffaele: “Inconsciamente abbiamo capito che questa potesse essere la nostra annata, anche perché l’Acireale era da tutti considerata la squadra da battere ad inizio stagione. Quel giorno abbiamo dato una grande dimostrazione di forza, grinta e compattezza vincendo meritatamente contro un avversario che in quel momento stava viaggiando a vele spiegate visto che era venuto al D’Alcontres forte delle 5 vittorie consecutive ottenute fino a quel momento”.

 

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