Igea, Raffaele: “Fa piacere vincere il derby ma è presto per esaltarsi”

Peppe RaffaelePeppe Raffaele, allenatore dell'Igea Virtus

Veste i panni del pompiere il tecnico igeano Giuseppe Raffaele, commentando l’importante successo per 2-0 in Coppa Italia contro il Milazzo, che è valso ai giallorossi il passaggio del turno. Una notte di festa per il pubblico del D’Alcontres, che ha visto la formazione del Longano ottenere un successo tanto rotondo quanto meritato, soprattutto per la prestazione offerta al cospetto di un Milazzo apparso troppo rinunciatario, specie dopo lo 0-0 della gara d’andata.

Igea Virtus

I tifosi dell’Igea Virtus

Ma guai a farsi illusioni, la strada è ancora lunga e bisogna prendere il match di domenica soltanto come un segnale positivo in vista della prossima stagione: “Per il pubblico barcellonese quella contro il Milazzo è la partita per eccellenza, è il derby più sentito tra queste due realtà ma il risultato mi interessava veramente poco, mi ha reso contento il fatto di aver visto una squadra che ha giocato fin dal primo minuto con il giusto appiglio e la voglia di vincere”.

Battere l’avversario di sempre eliminandolo da una competizione vale doppio, ma l’Igea vista domenica può far sorridere il proprio tecnico anche per altri aspetti: “Abbiamo giocato bene, anche perché il Milazzo è una signora squadra – ha dichiarato – abbiamo sbloccato la gara dopo l’ora di gioco però prima abbiamo sempre tenuto in mano in pallino della gara ed ovviamente considerato il periodo particolare si sono fatti sentire i carichi di lavoro, quindi è normale che negli ultimi 16 metri sia mancata un po’ di lucidità”.

Peppe Raffaele (foto Rotella)

Il tecnico Peppe Raffaele (foto Rotella)

Una qualificazione che deve tener conto di una superiorità dei giallorossi che si è vista nell’ambito dei 180 minuti: “Sono state due gare simili – ha continuato Raffaele – abbiamo sempre cercato di spingere e fare la partita, ma il Milazzo si difendeva bene e cercava di ripartire in contropiede ben conscio delle nostre debolezze”. Il difficile però viene adesso, abbassare gli entusiasmi per non cadere in brutte sorprese in campionato: “Il calcio di agosto, anche se siamo a settembre, deve lasciare sempre il tempo che trova, anche se a nessuno piace perdere. Traggo di buono quanto fatto dai ragazzi, la voglia di cercare il risultato attraverso il gioco ed il modo di stare in campo”.

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