Horcynus Festival, venerdì sera documentario sulla Neonatologia e omaggio a Vincenzo Consolo

Vincenzo Consolo

La quinta giornata della dodicesima edizione dell’Horcynus Festival, in programma a Capo Peloro per mercoledì 6 (la rassegna, inaugurata sabato scorso, si chiuderà venerdì 8), si aprirà con la proiezione del documentario Nato Prematuro, di Enzo Cei. Prodotto nel 2013 da “Arsenali Medicei”, la casa di produzione del regista Paolo Benvenuti, membro del comitato scientifico dalla Fondazione Horcynus Orca, il filmato mostra il percorso assistenziale cui sono sottoposti i bambini nati prematuri in un moderno reparto di Neonatologia. Cei filma il rapporto tra il neonato e l’ambiente medico infermieristico di accoglienza: macchine, terapie, esami, il pianto, la fame, il peso, il tempo, dentro quel misto di potenza, fragilità, miracolo e mistero che è la vita.

A seguire, alle 21, per TrasBordi, la quotidiana striscia letteraria curata da Caterina Pastura e Massimo Barilla, letture da Di qua dal faro di Vincenzo Consolo e Il vento contapassi di Lorenzo Zumbo. Al grande scrittore e intellettuale messinese Vincenzo Consolo (nella foto in alto) è dedicata anche la nuova sala polifunzionale del Parco Horcynus Orca. Inaugurazione prevista alle 21.15. “Vincenzo è membro del comitato scientifico della Fondazione – ricorda il presidente Gaetano Giunta – sin dalla sua costituzione ed ha sempre contribuito all’elaborazione delle strategie culturali dell’Hor

La locandina del documentario "Nato prematuro"

La locandina del documentario “Nato prematuro”

cynus arricchendole del suo pensiero lungimirante e profondo e di uno spessore umano per molti di noi indimenticabile”.

Due proiezioni chiuderanno la quinta giornata del Festival. Alle 21.30, per la sezione Immanente trascendente di “Arcipelaghi della Visione”, è in programma La doppia vita di Veronica, (Polonia, 96’, 1991), di Krzysztof Kieslowski. Il film racconta l’intrecciarsi della vita di due ragazze, legate misteriosamente dalla passione per il canto. Trama apparentemente onirica ma grandissima intensità realista per la pellicola che ha rivelato al mondo uno dei più grandi registi europei del Novecento, autore anche della Trilogia dei colori.

Chiusura alle 23.15 con Mary (Usa – Italia, 83’, 2005), di Abel Ferrara. Il film ruota intorno a Tony Childress, un regista americano indipendente che decide di scritturare se stesso per interpretare il ruolo di Gesù Cristo nel film da lui diretto, intitolato “This is my Blood”. Con la brava Marie Palesi nei panni di Maria Maddalena, tutto sembra andare per il meglio fino a quando, al termine delle riprese, l’attrice si rifiuta di accettare il fatto che il film sia finito, e invece di tornare con Tony a New York, si reca da sola a Gerusalemme per continuare il suo personale viaggio spirituale, ispirato dal ruolo che ha appena interpretato.

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