Gonçalves: “Nel 2022 un Messina da playoff. Sogno la maglia del Portogallo”

GonçalvesGonçalves in azione (foto Paolo Furrer)

Una stagione da protagonista. Tiago Gonçalves si gode le meritate vacanze dopo la salvezza conquistata in maglia giallorossa. A Messina ha fatto un step importante, diventando uomo mercato. Il gioiello portoghese ha parlato ai canali social dell’Acr, tracciando un bilancio di questo campionato che si è chiuso nel modo migliore nonostante l’avvio parecchio tribolato: “È stata dura all’inizio, poi abbiamo trovato la strada giusta nelle ultime due partite del 2021 contro Catania e Paganese. Da lì in avanti abbiamo fatto un girone di ritorno devastante. Se fosse iniziato lì il nostro campionato ora staremmo parlando di playoff. Ho vissuto dei momenti difficili che ho saputo superare con il gruppo. La salvezza per noi è stata importante, il momento più alto della stagione”. 

Busatto, Carillo, Goncalves, Fofana e Russo

Carillo e Gonçalves in allenamento (foto Ciccio Saya)

Impiegato in più moduli, l’esterno ha dimostrato una grande duttilità, abbinata alle indiscusse qualità tecniche. “All’inizio – dice Gonçalves – è stato difficile adattarmi, sono arrivato in un momento delicato della mia vita. Con il direttore Argurio, mister Sullo e poi Capuano abbiamo però sempre risolto tutto. Ogni giorno lavoravo sempre di più e ho avuto il mio spazio. Il mio ruolo preferito è giocare da quinto, ma posso agire sulla fascia, da terzino o terzo d’attacco. Il compagno con cui ho legato di più? Il capitano Carillo“.

Il futuro? Ancora nulla di deciso per il mancino, che è legato contrattualmente al Messina fino al 2023. “Mi ha fatto un piacere gigantesco giocare nel Messina, in una piazza importante. Del futuro non posso dire nulla, non lo so io, né lo sa la società. Per adesso sono un giocatore giallorosso, ma è ancora presto, siamo soltanto a maggio e siamo in vacanza”. 

Gonçalves

Gonçalves in azione a Castellammare (foto Pietro Mosca)

Tre le reti messe a segno, tutte di pregevole fattura, contro avversarie non banali. Una merita però la copertina: “Il mio gol più importante è stato col Bari. Urlavo a Fofana di passarmi il pallone. Oltre alla vittoria quel giorno abbiamo provato la gioia di giocare a calcio, è stata la partita più bella da fare, senza paura. Col Campobasso ho segnato grazie ad un bel tiro col destro, non il mio piede preferito”.

La terza l’ha siglata a Palermo, una gara che ricorda per la rimonta nella ripresa e il grande contributo fornito da Piovaccari, uomo simbolo della svolta dopo il mercato invernale: “Tutti quelli che sono arrivati a gennaio ci hanno dato una mano e hanno fatto la differenza. Individualmente Piovaccari è stato però quello che mi ha aiutato di più. Ha tanta esperienza, è fortissimo a livello mentale e mi ha fatto crescere con le sue parole. Quando Federico è entrato nel secondo tempo di Palermo (da 2-0 a 2-2, ndr) tutto ciò si è visto per quello che diceva una volta in campo caricando i compagni”. 

Federico Piovaccari

Federico Piovaccari decisivo nel girone di ritorno (foto Paolo Furrer)

Sul rapporto con il presidente Sciotto: “Voleva essere sempre presente e parlarci prima della partite, facendo i suoi discorsi motivazionali. In settimana veniva agli allenamenti, anche a Santa Lucia del Mela. Il suo è stato un lavoro difficile, non aveva tanti aiuti esterni o di sponsor, però è stato bravo soprattutto a gennaio”. 

Ad agosto compirà 22 anni. Tanti sogni nel cassetto e una carriera ancora tutta da scrivere per Gonçalves: “La maglia della Nazionale maggiore del Portogallo è un obiettivo ancora da raggiungere. Sto lavorando per quello, spero tra pochi anni di riuscirci e di vivere questo sogno. Ho militato finora nel Genoa, nel Valladolid e nel Messina e mi sono sempre trovato meglio in Italia. Per me sarebbe un sogno arrivare a giocare in Serie A in una squadra top”.

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