Decimo gol stagionale, ottavo in campionato. Samuel Di Carmine ha messo la firma sulla vittoria del Catania nel derby contro il Messina trasformando il calcio di rigore decisivo tra le proteste dei giallorossi. L’attaccante non ha fallito dagli undici metri, Fumagalli spiazzato e 1-0 per i rossazzurri. “Sapevamo che era una partita fondamentale per noi per la classifica ma soprattutto per i tifosi e poi un derby è sempre un derby. Sono felice per il gol che ha portato tre punti. Voglio ringraziare lo staff medico e il professor Petralia, in questi due mesi e mezzo mi sono stati sempre vicini. Il problema all’alluce è stato molto grave, per fortuna ora inizio a stare meglio e cerco di andare avanti. Io sono sempre stato abituato a giocare, se non avessi avuto questo fastidio sarebbe stato tutto più facile”.
Il rigore di Di Carmine (foto Paolo Furrer)
Un cammino altalenante per gli etnei che hanno conquistato la Coppa Italia di Serie C precipitando però in campionato, dove il ritorno al successo è avvenuto dopo tre sconfitte di fila. “Giocare ogni tre giorni, cambiando ogni volta tanti giocatori, non ha reso facile creare una conoscenza in campo: ci è mancato soprattutto questo. Avendo lavorato tutta la settimana si è visto in campo. Dobbiamo essere contenti dei tre punti, ma dobbiamo alzare l’asticella, pensare a fare meglio e prepararci nel miglior modo possibile ai playoff, lì saremo una mina vagante. Con la Coppa Italia abbiamo avuto questa fortuna e dobbiamo sfruttarla”.
A quota 42 i playout (che avrebbero cancellato il diritto alla partecipazione ai playoff) possono ritenersi oggi un pericolo scampato? “I più esperti tra di noi nell’arco di una carriera lunga hanno giocato per salvarsi e non cambia nulla se in B, C o A, ma con una tifoseria così dobbiamo fare di più. Nelle ultime due giornate i punti ci serviranno anche per un fatto di fiducia, per arrivare ai playoff nel modo migliore perché perdere fa sempre male. A livello personale mi aspetto altri gol perché voglio sempre segnare”.
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