D’Eboli: “La C richiede lavoro e strutture. Programma triennale per sognare”

Di Santo e D'EboliL'ex dg Di Santo e D'Eboli a Sant'Agata nel giorno della promozione (foto Paolo Furrer)

Il direttore dell’area tecnica Cocchino D’Eboli ha commentato ad Antenna Gol la gioia per la promozione in Lega Pro che l’Acr Messina ha ottenuto a Sant’Agata: “Siamo stati un gruppo molto unito al di là dei meriti individuali. Un cammino da corazzata che dal primo giorno si era prefissata quest’obiettivo. I meriti vanno allo staff tecnico, ai calciatori e alla società che ha esaudito ogni nostra richiesta. Io non c’entravo nulla con quella vicenda giudiziaria che mi ha colpito al cuore relegandomi fuori da questo mondo per tre anni e mezzo. Mi sono ripromesso di tornare con maggiore grinta per centrare questo successo e ho mantenuto la parola data. Soffro dentro perché conosco il reale valore di questa società e della squadra e alla fine ho dovuto cedere alle emozioni perché mi sentivo in dovere verso la tifoseria messinese”.

Manfrellotti

La gioia di Manfrellotti (foto Paolo Furrer)

L’uomo mercato giallorosso non si nasconde, la terza serie nazionale va programmata senza sbavature: “Conosco bene la Lega Pro e posso dire che è una categoria che richiede tanto lavoro. Questa città deve muoversi in un certo modo e dico ai proprietari Sciotto e Del Regno di fare bene. Anche sul mercato le trattative di mercato vanno portate avanti nel migliore dei modi. Il piano A l’ho realizzato, sono pronto anche al piano B. Questo però dipende dalla società”.

Per l’ex dirigente della Paganese fondamentale sarà rinforzare la squadra, ma occorrerà che la società si doti anche di strutture logistiche all’altezza: “A livello di organizzazione vogliamo avere a disposizione campi di allenamento, strutture in zone centrali, centro di recupero medico, aspetti prioritari anche rispetto all’arrivo di calciatori, cose queste che pur promesse negli ultimi anni a Messina non si sono mai realizzate. Sappiamo dove dobbiamo operare. Io sto già lavorando per il futuro e abbiamo tenuto un primo incontro con la proprietà, a cui dedico la promozione. Se avrò il loro ok al massimo entro sette giorni sono pronto a portare i giocatori necessari per far compiere il salto di qualità a questo grande gruppo, che meriterebbe per intero la riconferma”.

Acr Messina in C

L’entusiasmo di Piazza Duomo per la promozione (foto Paolo Furrer)

Il campionato si annuncia molto competitivo. L’Acr dovrà gradualmente aumentare le proprie ambizioni: “Leggendo la composizione del girone sembra quasi una B piuttosto che una Lega Pro per cui occorre costruire la squadra nel migliore dei modi possibile. Sono disposto anche ad accettare le contestazioni se sbaglio il mio lavoro ma siccome sono convinto in quello che faccio credo che con equilibrio e senza voli pindarici l’anno prossimo si debba puntare a mantenere la categoria per porre le basi per un progetto di durata triennale che possa condurci dove tutta la città sogna di approdare”.

A fine settimana dovrebbe tenersi una riunione per iniziare a gettare le basi della nuova rosa con le prime decisioni inerenti alle riconferme dei calciatori artefici della promozione: “In Lega Pro si hanno le liste bloccate per gli over, ad eccezione degli under che non incorrono in limiti numerici. Ci siederemo col mister a tavolino e decideremo chi merita la conferma e di chi necessitiamo come innesti”.

D'Eboli, Di Santo, Del Regno e Cammarata

D’Eboli, Di Santo, Del Regno e Cammarata (foto Paolo Furrer)

D’Eboli è un grande conoscitore di futuri prospetti. I suoi buoni uffici potrebbero fare arrivare in organico profili di valore pronti a misurarsi in terza serie: “In Lega Pro non c’è la regola degli under ma sui giovani non bisogna fare confusione. I giovani di appartenenza di una società di C sono cosa diversa dai giovani che trovi in D ed Eccellenza. Per importi a certi livelli non puoi fare scommesse azzardate. Noi crediamo di avere ottimi giovani ma occorrerà valutare il tutto per puntare a un piano A. Sappiamo anche che dopo un anno con zero ricavi e mancati introiti dal pubblico non si possono pretendere continui investimenti dalla società. Sappiamo di dover reperire un certo tipo di giovani e credo che punteremo al giusto mix tra giocatori esperti e under. Ho varie conoscenze per cui si potrebbe pescare bene anche dai vivai di club di serie A. Il primo anno punteremo ovviamente anche sulle classifiche relative al minutaggio che porterebbe benefici economici, per poi il secondo già ritrovarci il terreno pronto per la semina”.

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