Criscuolo: “Occorre sbloccarsi mentalmente. Puntiamo solo alla salvezza”

Vincenzo Criscuolo nella sala stampa del San Filippo

Non avrebbe parlato in ogni caso, data la partenza anticipata per l’impegno che lo attende lunedì a Coverciano. Dopo il tremendo 1-5 contro la Casertana, così, Gianluca Grassadonia ha lasciato spazio al vice Vincenzo Criscuolo, il quale ha comunque effettuato un’ampia disamina del momento di un Messina in piena crisi. “Da questa situazione si viene fuori soltanto col lavoro quotidiano, è l’unica ricetta che conosco per uscire da questo tunnel. Dobbiamo far sì che i ragazzi si sblocchino a livello mentale. La squadra, infatti, si scioglie troppo facilmente alla prima difficoltà. Vi sono grosse deficienze in questo momento: non osiamo, c’è la paura di fare le giocate, invece serve essere più propositivi e verticalizzare meglio”.

La Casertana celebra la rete di Alessandro (foto Paolo Furrer)

La Casertana celebra la rete di Alessandro (foto Paolo Furrer)

“Abbiamo dato fiducia a questo gruppo, ma bisogna tener conto che in estate si è cambiato molto ed il progetto ha varie fasi – ha proseguito il tecnico campano – Questa categoria, poi, è paragonabile ad una B2. Il mercato? Non è ancora tempo di parlarne, né in caso di arrivi né se qualcuno volesse andare via. Dobbiamo dunque andare avanti con questi uomini. Per quanto riguarda degli eventuali svincolati abbiamo massima fiducia nella società che ha sempre gli occhi aperti. Qualsiasi colpa è comunque giusto che ricada sullo staff tecnico. Ci sentiamo sempre in discussione, è una frase fatta, ma è la verità”.

Alle porte un altro turno interno, ma l’avversario di sabato, il Lecce, non è dei più semplici. “Il San Filippo non è attualmente il nostro fortino e invece dobbiamo far sì lo diventi. Vedremo in settimana come reagisce la squadra. Peggio di così non può andare, c’è soltanto da migliorare. Conosco il pubblico di Messina e adesso nelle difficoltà bisogna unire gli intenti. Questi ragazzi rappresentano la squadra della città, la gente deve trascinarli. Sono tutti mortificati. Le espulsioni (Pepe e Bortoli dopo Altobello e Silvestri, ndr)? C’è stata frustrazione. E’ un aspetto che va curato, perchè occorre evitare certi errori. Siamo contati, con tanti uomini acciaccati, bisogna dunque stare attenti. Ci manca ad esempio Bjelanovic, il nostro perno offensivo”.

Nigro prova a recuperare un possesso (foto Paolo Furrer)

Nigro prova a recuperare un possesso (foto Paolo Furrer)

Criscuolo chiarisce anche sugli obiettivi stagionali, senza troppi giri di parole: “L’importante è prefiggersi un obiettivo, nel nostro caso la salvezza. Ritengo che sarà un torneo spaccato in due, tra squadre che fanno minutaggio ed altre no. Noi dobbiamo evidentemente puntare alla seconda metà di classifica, acquisendo la giusta umiltà e togliendoci di dosso quelle paure che ci stanno attanagliando. Sappiamo di avere ragazzi validi. Bisogna, però, essere coesi, basta niente per distruggere, mentre è più difficile costruire. Mi dispiace che i fischi siano toccati alla dirigenza e ai giocatori, mi auguro che vi siano la coesione giusta e la maturità nel capire che si tratta di un campionato difficile. E’ facile sparare sulla Croce Rossa, l’unica ricetta che abbiamo è però il lavoro, oltre ad un maggiore coraggio”. 

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