Corona: “La capriola? C’era una scommessa con Bernardo”

L'esultanza di Corona (foto Luca Maricchiolo)

La "linguaccia" celebrativa di Corona

La “linguaccia” celebrativa di Corona (foto Luca Maricchiolo)

Ha festeggiato il 2-0 con una capriola, come mai era accaduto prima in carriera. Giorgio Corona, sempre decisivo, chiarisce il motivo della curiosa esultanza sfoggiata nella gara con la Casertana: “Esisteva una scommessa fatta con Bernardo. Non è facile compiere una capriola a 40 anni, ma avevo dato la mia parola. Abbiamo vinto una partita difficile contro una formazione di valore e ben organizzata. E’ stato normale soffrire un pò, ma si sono visti il cuore e la forza della squadra che dedica il successo a Franco”.

Nell’azione del gol il bomber di Cinisi è stato lucido nell’inquadrare subito la porta dalla distanza dopo l’erroraccio di Fumagalli. “Re Giorgio” spiega: “Forse tentare il pallonetto sarebbe stato più semplice, ma ho provato ad effettuare quel tiro ed è andata bene”.

Sulla situazione di classifica e su un traguardo che sembra ad un passo, però, non si sbilancia: “Non so quanti punti manchino, non guardo la classifica. Viviamo alla giornata e pensiamo alla Vigor Lamezia. Nessuno ci regalerà nulla. Durante una stagione capita di soffrire ed esultare, questo campionato è stato così. A Lamezia ci deve essere anche voglia di riscatto per la sconfitta dell’andata”.

Chiusura sui tifosi (“Bello vedere vincere Messina, al di là della squadra. E’ stato un pubblico meraviglioso che può fare ancora di più”) e Ferreira (11 gol in campionato Corona, 10 il portoghese, ndr): “Non c’è nessun testa a testa con Pedro per il numero di gol. Contano i punti, non mi interessa affatto il titolo di capocannoniere. L’attaccante vive per segnare, ma giocando di squadra la rete alla fine arriva sempre”.

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