Con la “Round Aeolian Race” l’arcipelago diventa campo di regata per due giorni

Round Aeolian RaceUna delle imbarcazioni della Round Aeolian Race

Alla sua quarta edizione, è nuovo record di iscrizioni per la Round Aeolian Race. Sono ben 45 gli equipaggi già iscritti alla manifestazione velica in programma ogni anno a fine settembre, che si cimenteranno su un campo di regata assolutamente unico, quello dell’arcipelago delle Eolie. La regata, con partenza e arrivo a Capo d’Orlando, prevede un percorso lungo 135 miglia che obbliga ogni imbarcazione al passaggio da ciascuna delle sette isole dell’arcipelago, come fosse una boa.

Round Aeolian Race

Una fase dell’attesa Round Aeolian Race

E proprio nei passaggi tra le varie isole, oltre alle differenti condizioni meteo presenti sull’area del basso tirreno, che si nascondono le insidie e le imprevedibilità della regata, ove ogni team ha la facoltà di scelta del senso orario o antiorario con cui svolgere il percorso. Tra i favoriti di questa edizione, la cui partenza è fissata per giovedì 29 settembre alle ore 11, certamente Joy-Spartivento di Giuseppe Cascino, vincitrice della scorsa edizione, Deneb della Sezione Velica Marina Militare, Lisa R di Giovanni di Vincenzo, le palermitane Loup Alvar e Quattrogatti e gli esperti equipaggi etnei di Tetta e Ars Una, così come la calabrese Essenza e l’orlandina Freedom.

Grande attesa anche per Comanche-Sagola, imbarcazione appena arrivata da Malta per gli armatori locali Battiston e Sorrentino. A partire da quest’anno la manifestazione, che è sponsorizzata da Bper Banca e Dt Socialize, favorisce la partecipazione anche delle imbarcazioni meno performanti da crociera appartenenti alla categoria Gran Crociera, che si cimenteranno su un percorso ridotto da 65 miglia, rispetto al percorso completo da 135 miglia riservato alle imbarcazioni da regata.

Round Aeolian Race

Il trofeo che andrà al vincitore della Round Aeolian Race

Con 45 iscritti la Round Aeolian Race si conferma la regata più ambita del Sud Italia, dopo la 3 Golfi di Napoli. Lo aveva previsto Giovanni Iannucci decano della vela italiana ed ideatore, assieme ai soci dello Yacht Club Capo d’Orlando, di questa regata, immaginando la opzione più caratterizzante quella della scelta del percorso in senso orario o antiorario. Questa edizione si svolgerà nel suo ricordo, ancora vivo nel cuore di tutti gli appassionati della vela, e per questo i soci del Club organizzatore hanno deciso di intitolare a lui il trofeo Challenge, assegnato ogni anno alla barca 1^ classificata in classe crociera-regata.

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