Bucolo: “Nigro? Ci completiamo a vicenda. Mi sembra di giocare con Maiorano”

BucoloUno stop di petto di Bucolo, già a Milazzo

Sedici gol nelle prime due uscite ed una brillantezza che non era così scontata dati i pesanti carichi di lavoro svolti nella prima settimana di ritiro pre-campionato. Il Messina marcia spedito verso l’impegno inaugurale della nuova stagione. Tra le certezze c’è Rosario Bucolo, motorino del centrocampo giallorosso, legatosi un altro anno al club di Lo Monaco. “Crediamo nel lavoro del mister Grassadonia e del suo staff e cerchiamo di fare il nostro dovere sino in fondo. In queste amichevoli, al di là dei gol segnati, mi è piaciuta la mentalità e la voglia di provare delle giocate. Si sono visti impegno e sacrificio”.

Enrico Pepe, Nigro e Bucolo (foto Paolo Furrer)

Enrico Pepe, Nigro e Bucolo (foto Paolo Furrer)

Non ci sarà più il “gemello” Maiorano al suo fianco, ma in compenso, a rafforzare la linea mediana, è arrivato il cugino Elio Nigro. “Mi sembra di giocare con Stefano, hanno le stesse qualità. Con Elio c’è stato subito grande affiatamento. Ci eravamo incontrati varie volte da avversari. E’ un giocatore che ha grande temperamento, ci completiamo bene a vicenda”.

Domenica a Pontedera l’esordio in Tim Cup. Il tempo a disposizione per preparare la prima vera sfida della stagione 2014-15 stringe. “Sappiamo che è una gara molto importante e ci stiamo preparando per arrivare al meglio all’appuntamento”.

Da un lato il solito immenso Corona, dall’altro tanti giovani di valore vogliosi di mettersi in mostra nel Messina che si sta formando a Camigliatello. “Per Corona non ci esistono più aggettivi: è un mito. Tra i ragazzi nuovi ho visto tanta qualità ed il giusto spirito di sacrificio. Bisogna andare avanti su questa strada”.

Esercizi di riscaldamento nel pre-gara

Esercizi di riscaldamento nel pre-gara

Nella carriera di Bucolo tanta Seconda Divisione ed una fugace esperienza in Prima con la maglia della Reggiana (4 presenze nel 2008-09). Ora l’occasione per imporsi finalmente anche in terza serie. “A quel tempo ero ragazzino e commisi degli errori. Però poi ho vinto due campionati a Messina, dove non è mai facile. Adesso penso solo a lavorare che è l’aspetto più importante”.

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