Alessandro: “Il Taormina non ha un fattore campo. I playoff un’altra storia”

Città di TaorminaFerraù effettua un rilancio

C’è sempre la Leonzio ad occupare un ruolo importante nella stagione del Città di Taormina, che ha iniziato il proprio cammino verso la semifinale playoff contro i bianconeri che andrà in scena domenica 30 al “Bacigalupo”. Una gara in cui i biancoazzurri potranno contare su due risultati su tre, considerato che la finalista che sfiderà il Siracusa si deciderà in una partita secca, ma i ragazzi di Marco Coppa dovranno tenere le antenne dritte, visto che proprio la Leonzio non rievoca piacevoli ricordi.

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Il ds Angelo Alessandro e l’amministratore delegato Maurizio Lo Re

Nel confronto di Lentini del 22 gennaio scorso, il Città di Taormina ha clamorosamente gettato alle ortiche una vittoria che sembrava ormai cosa fatta, dato che fino a dieci minuti dalla fine Cannavò e compagni erano in vantaggio per 3-1, prima del blackout che ha spalancato le porte all’incredibile rimonta dei padroni di casa che si sono imposti per 4-3. Quello però fu uno schiaffo salutare: successivamente i taorminesi incanalarono ben nove partite senza subire gol fino al 3-3 interno con il Modica del 2 aprile scorso che di fatto ha azzerato le chance per il primo posto.

Ora però inizia tutta un’altra storia, ma il direttore sportivo, Angelo Alessandro non nasconde il proprio rammarico per il fatto che per l’ennesima partita interna, il Città di Taormina non potrà godere di una presenza cospicua di tifosi: “La società in tal senso si è già ripetutamente espressa. Duole dovere sottolineare come una squadra costruita con l’intento di portare in alto il calcio taorminese per tutta la stagione non abbia potuto godere del fattore campo per problemi di autorizzazioni e burocrazia. Da un intero campionato noi giochiamo le partite casalinghe come se fossimo in campo neutro, se non addirittura fuori casa, considerato l’esiguo numero di tifosi che possono accedere. La nostra media spettatori è di circa 140 persone, compresi i dirigenti della squadra ospite, davvero poca roba se si pensa al supporto di cui hanno potuto godere Igea e Siracusa nelle gare in casa della stagione regolare”. 

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Cirnigliaro si appresta a rinviare

Alessandro, giustamente, non si fida della Leonzio, anche alla luce dell’ultimo confronto in campionato: “Conosco i ragazzi, so come si allenano e il modo in cui preparano le partite. Sicuramente giocheremo come se a dover vincere per forza fossimo noi, pensare di doverci accontentare e giocare con il freno a mano tirato non è nel nostro stile. Quella sconfitta di fine gennaio ci ha fatto male, però ci ha fatto crescere molto perché la squadra da lì in avanti ha notevolmente cambiato registro. I ragazzi hanno capito di avere dei valori di squadra da sfruttare fino in fondo, successivamente sono arrivati dei risultati importanti che ci hanno portato a lottare per la promozione diretta fino a tre partite dalla fine”. 

Alessandro, infine, traccia un bilancio complessivo della stagione in vista delle gare da dentro o fuori: “Pensavamo di dover affrontare direttamente la finale con il Siracusa ma così non è stato, avremo questo impegno in più che sarà difficile ma ho fiducia nel gruppo. Va dimenticato quanto fatto finora perché adesso sarà tutta un’altra storia, la palla avrà un peso completamente diverso e il margine di errore sarà davvero minimo. Il campionato rimane comunque positivo, siamo stati primi per qualche giornata oppure secondi o terzi, siamo rimasti in scia fino alla fine mantenendo sempre statistiche positive come la miglior difesa e il secondo miglior attacco. Questo purtroppo non è servito per vincere ma non tutto è perduto, abbiamo la rosa per poter conquistare la serie D attraverso i playoff”.

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