Addio a Giovanni Corrieri, icona dello sport messinese. Fu gregario di Bartali

Corrieri - foto Federciclismo

Nella giornata di domenica 22 gennaio si è spento a Prato (dove risiedeva da tempo) Giovanni Corrieri,  per tutti “Giovannino”. Era nato a Messina il  febbraio 1920. Le sue doti di velocista gli valsero la stima di Gino Bartali. Fu proprio “Ginettaccio” a strapparsi alla terra natia e a portarlo in Toscana, facendo di Corrieri uno dei suo più fidati gregari. Tra le vittorie di prestigio si segnalano sette tappe al Giro d’Italia e tre al Tour de France. Fu il primo ciclista siciliano a vestire la maglia rosa, anche solo per una sola semitappa. Nel Tour de France del 1948 – il secondo conquistato da Gino Bartali – vinse la tappa finale nel prestigioso quanto suggestivo arrivo sui Campi Elisi.

Giovanni Corrieri

Chiuse la sua carriera a 35 anni nel 1955 vincendo con la maglia dell’Arbos la tappa di Viareggio al Giro. Giovannino Corrieri fu per molti anni anche presidente del Club Glorie del Ciclismo Toscano fondato a Montemurlo. Da tempo era bloccato a letto nella sua abitazione pratese dove ha ricevuto in questi anni numerose visite di amici e conoscenti del mondo del ciclismo. Ai famigliari di Giovanni Corrieri sono giunte le condoglianze dell’intero movimento ciclistico nazionale e del Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco.

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Giornalista sportivo, iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Grande appassionato di ciclismo, che segue da anni per la nostra testata