A Villafranca dal 17 giugno il progetto di book-sharing “Una dose di libri”

libroA Villafranca al via progetto di book-sharing “Una dose di libri”

La sede del Centro Antiviolenza di Villafranca Tirrena ospiterà il 17, il 29, il 24 e il 26 giugno, dalle ore 15 alle 18, un ambizioso progetto di book-sharing, promosso e organizzato dalla Consulta Giovanile di Villafranca Tirrena e dal Centro Antiviolenza “Una di noi Onlus”, replicando il progetto ‘Una dose di Libri’, promosso da Maria Andaloro, ideatrice del progetto Posto Occupato.

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La Locandina dell’evento di book sharing “Una dose di libri”

L’iniziativa si prefigge di diffondere “grazie all’applicazione di un adesivo all’interno delle copertine dei libri, la conoscenza sui numeri nazionali 112 e 1522 e le applicazioni (gratuite) 1522, YouPol e Mytutela, che consentono di sporgere denuncia immediata in caso di violenza, abusi o maltrattamenti domestici”. I libri assumeranno ancora una volta l’importante ruolo di veicolo privilegiato per divulgare informazioni e sensibilizzare contro un tema cruciale della nostra contemporaneità: la violenza di genere.

Come sottolinea l’ideatrice Maria Andaloro, questo fenomeno «si manifesta ben prima della violenza fisica. Per questo, per riconoscere qualcosa, bisogna conoscerla e questo vale anche per la richiesta di sostegno dato che per chiedere aiuto bisogna sapere a chi rivolgersi e comeHo donato circa 200 libri e fatto stampare un adesivo da inserire all’interno. Poi, grazie alla disponibilità di una farmacista di Rometta, sono stati approntati due espositori all’ingresso della farmacia, da cui tutti potranno attingere. Leggere è il modo più straordinario per non sentirsi soli. Tutto ciò mi ha fatto pensare che, se i libri ti possono portare lontano, curare l’anima, forse, possono anche informarci che, a volte, una telefonata o una chat possono salvare una vita”.

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Quattro le date previste per la consegna di volumi

L’importanza rivestita dal libro sottolinea che la violenza di genere, prima di essere un fenomeno frutto di raptus, incidenti o aggressioni premeditate è principalmente un problema culturale.

Maria Andaloro lancia anche un appello a tutti gli operatori culturali, sostenendo l’idea di una più stretta collaborazione con «gli editori affinché, in fase di stampa dei libri, possano prevedere una pagina e contribuire alla diffusione delle informazioni su questi numeri e le app. Sarebbe bello replicare il progetto in tutte le biblioteche pubbliche e private per una diffusione più capillare di questo messaggio, coinvolgendo tutti nella stessa battaglia di civiltà».

L’attività promossa inizia a riscuotere successo nel messinese dato che da Rometta, l’iniziativa è stata accolta anche a Messina, dove ha trovato il sostegno del Garante per l’infanzia e, come anticipato, sbarcherà anche a Villafranca Tirrena.

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