Cicirello: “Mai pensato di lasciare il Sant’Agata. In D non saremo una meteora”

Sant'AgataGiorgio Cicirello in azione con il Sant'Agata nel 2020

Il mercato del Città Sant’Agata si muove inevitabilmente su due fronti. Il primo è legato ai rinnovi, perché la società nebroidea non vuole smantellare un organico che ha sempre lottato per il vertice e, nell’ultimo anno, ha anche offerto un gioco piacevole agli ordini del già confermato Pasquale Ferrara. Di certo gli addii di Calafiore e Iraci, approdati al Marsala, e di D’Angelo e Concialdi, lasciano dei vuoti, ma la permanenza del capitano Giorgio Cicirello rappresenta un chiaro segnale di continuità con il recente passato. In casa biancoazzurra sembra cosa fatta anche per il rinnovo del centrocampista classe ’95 Peppe Costa, destinato ad essere uno dei punti di forza della mediana del Sant’Agata nella prossima stagione.

Riccardo Cassaro

Riccardo Cassaro ai nostri microfoni

L’altro fronte prevede il rinforzo della rosa con innesti di qualità ma soprattutto di categoria, perché il Sant’Agata in serie D vuole dimostrare di poterci stare.  Le piste calde sono quelle che portano a due difensori: il primo è Salvatore Scoppetta, classe 1986 che nell’ultima stagione ha collezionato 22 presenze tra Biancavilla e Marsala. Il secondo è Riccardo Cassaro, 31 anni, ex Acr Messina, che nell’ultima stagione ha vestito la maglia del Licata, ma in passato è stato uno dei punti di forza del Due Torri di Antonio Venuto. Per la mediana piace il classe ’93 Angelo Chiavazzo, che nel 2019/2020 ha vestito le maglie di Rotonda e Palmese.

Giorgio Cicirello inizia la sua quarta stagione consecutiva con la maglia del Sant'Agata

Giorgio Cicirello inizia la sua quinta stagione consecutiva con la maglia del Sant’Agata

Restando, però, in tema di permanenze, Giorgio Cicirello vive con grande emozione questo momento. Da santagatese doc qual è, non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di indossare la casacca della squadra della sua città tornata in D dopo quasi tre decenni: “Non ho pensato mai di lasciare il Sant’Agata, per me è la chiusura ideale di un percorso iniziato 4 anni fa. La Serie D l’abbiamo accarezzata molte volte in questi anni e finalmente è arrivata. Questa promozione per tutto il territorio dei nebrodi rappresenta tanto, il Sant’Agata mancava dal 1992, un lasso di tempo sicuramente notevole ma che rende meglio l’idea di quanto abbiamo fatto in queste ultime stagioni. Gli allenamenti durante la sosta? Ho avuto qualche infortunio, a prescindere dalla sosta dovuta alla pandemia mi dovevo rimettere in forma. Com’è noto il mister tiene molto all’aspetto fisico”.

Claudio Calafiore ha salutato il Sant’Agata

Sull’addio di alcuni elementi importanti come Calafiore e Iraci, Cicirello aggiunge: “Sicuramente lasciano un doppio vuoto, perché stiamo parlando di elementi importanti per il gruppo, ma anche di giocatori davvero forti. Calafiore, pur essendo palermitano, era ormai un santagatese d’adozione, D’Angelo ha fatto un’ottima stagione, mentre basta vedere i gol realizzati da Concialdi e Iraci per capire quanto fondamentale sia stato il loro apporto nella passata stagione. Ma sono certo che la società sul mercato si muoverà con grande attenzione”.

Cicirello è consapevole che il Sant’Agata dovrà lottare su ogni pallone, ma dall’altro lato c’è l’entusiasmo di chi vuole stupire: “Negli ultimi anni molte squadre della provincia di Messina hanno fatto grandi cose in D, mi vengono in mente il Due Torri e l’Igea. Mi piacerebbe che il Sant’Agata possa emulare quanto fatto da queste due compagini che non partivano con i favori del pronostico, ma che poi durante la stagione li capovolgevano. Certamente dobbiamo entrare in una mentalità diversa, saremo in una categoria superiore e sarà importante anche la gestione dei momenti di difficoltà. Però c’è voglia di stupire, certamente non saremo una meteora in Serie D”.

Autori

+ posts