Brucculeri al veleno: “Biagioni come Canà, non si rende conto di come ha vinto”

Salvatore Brucculeri, tecnico del Gela

Dichiarazioni al veleno da parte del tecnico del Gela, Salvatore Brucculeri, dopo la sconfitta per 1-0 rimediata contro il Messina. Nel mirino dell’allenatore biancazzurro è finito soprattutto il collega Oberdan Biagioni: “Ci sono allenatori che vedono troppi film in televisione, Mi ricorda come impostazione verbale Lino Banfi quando interpretava il personaggio di Oronzo Canà. Per fortuna ci sono le televisioni e la gente che vede le partite. Vincere era difficile e questo signore non si è reso conto forse di come ha rubato la vittoria”.

L’appoggio di Arcidiacono (foto Nino La Macchia)

“Non sono deluso per il comportamento della squadra – ha proseguito Brucculeri analizzando la prova dei suoi – che ha reagito per cercare almeno di riacciuffare un pareggio che si sarebbe stato tutto. Nel secondo tempo abbiamo cercato di fare la partita e non meritavamo di perdere. C’è amarezza, è una grande delusione, ma il calcio è imprevedibile e bello anche per questo. Bisogna essere bravi caratterialmente a riportar entusiasmo all’interno dello spogliatoio. La mia espulsione? Gli arbitri si ergono a protagonisti. Mi sono lamentato dell’azione in cui il portiere è uscito fuori dall’area cercando di prendere la palla, con il nostro giocatore davanti, il direttore di gara ha fischiato immediatamente. A quel punto ho chiesto perché, ma lui mi ha detto di andare fuori. Sono uscito dal campo e abbiamo preso gol”.

La chiusura è sulle tante assenze: “Senza due o tre pezzi è normale che la squadra potesse soffrire. Erano fuori Sowe, La Vardera e Schisciano e soprattutto avevamo anche Ragosta a mezzo servizio. Quando vengono a mancare queste pedine la squadra ne risente, malgrado questo gap, però, c’è stata una grande reazione”.

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