Venuto: “È un Milazzo nato per soffrire. Torneo equilibrato, serve più cinismo”

Ss MilazzoIl Milazzo sostenuto dai suoi tifosi a Santa Teresa di Riva (foto Nino La Rosa)

Il Milazzo è riuscito a strappare un buon pari sul campo della Jonica, giunta al sesto risultato utile consecutivo. I mamertini scendono così all’ottavo posto, a -2 dal quarto e a +4 sui playout. Il tecnico Antonio Venuto commenta una prova di sacrificio: “La sofferenza fa parte del nostro Dna. Non siamo una squadra fortissima che si può permettere di affrontare le partite con arroganza, dobbiamo guadagnarci tutto attraverso la lotta. Non va però dimenticato che noi qualche occasione l’abbiamo anche creata. Credo che il Milazzo abbia fatto la partita che doveva fare, contro un avversario forte, che in casa gioca anche in un certo modo. Nel primo tempo grazie a due nostre disattenzioni si sono presentati davanti a Catelli, che è stato bravo a dire di no”.

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Spaticchia si fa largo tra gli avversari (foto Giuseppe Zanghì)

Il calendario resta tosto e domenica i mamertini sfideranno la vice-capolista del torneo, tra le principali candidate al salto di categoria: “Nella ripresa gli unici pericoli sono arrivati cu calci d’angolo o punizioni concesse generosamente, non c’è stata un’azione in cui loro hanno perforato la difesa verticalizzando. Anzi, ribadisco, probabilmente con un pizzico di cinismo in più saremmo anche riusciti a segnare e a portare a casa la partita, così non è stato. La Jonica non è quello di inizio campionato, adesso è un avversario tosto e sono certo che farà tanti punti, soprattutto in casa. Ci prendiamo questo punto e pensiamo soltanto alla partita con l’Enna, ennesima tappa di un campionato equilibrato in cui a decidere le partite sono soprattutto gli episodi”. 

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