Vanzetto: “Sant’Agata caparbio. Salvezza raggiunta, ora non accontentiamoci”

Città di Sant'AgataIl saluto tra i capitani di Ragusa e Sant'Agata (foto Calogero Librizzi)

È bastato un tap-in sotto misura di capitan Claudio Calafiore, al Città di Sant’Agata per avere la meglio del Ragusa al “Fresina”. Successo fondamentale per i ragazzi di Leonardo Vanzetto, che grazie al successo sugli iblei consolidano la loro posizione in zona playoff: adesso sono terzi. Vittoria meritata per i nebroidei, che hanno più volte impegnato Pitarresi che si è guadagnato la palma di migliore dei suoi e quando non c’è arrivato l’estremo difensore ragusano ci ha pensato la traversa a dire di no ai padroni di casa, come in occasione del rigore fallito da Bonfiglio ad inizio ripresa.

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Il tecnico del Sant’Agata Leonardo Vanzetto (foto Calogero Librizzi)

Il tecnico del Sant’Agata si gode un successo importante dei suoi ragazzi, anche perché nella ripresa il Ragusa in contropiede ha creato qualche grattacapo: “Siamo stati caparbi, abbiamo avuto voglia di vincere, i ragazzi stanno continuando un percorso di crescita. Affrontare una squadra che ha appena cambiato allenatore non è mai semplice, non perché il nuovo mister possa incidere sotto l’aspetto tecnico e tattico, ma perché come ogni nuovo cambiamento porta con sé idee nuove ed entusiasmo. Il Ragusa non è affatto una squadra materasso: si sono difesi molto bene e ripartivano con qualità, lì davanti hanno giocatori di gamba adatti a questo tipo di situazioni. Perciò dico che vanno fatti i complimenti ai ragazzi perché non era facile vincere. Con qualche giocatore ci siamo lanciati qualche occhiata in cui cercavo di fargli capire di tenere gli occhi aperti perché la storia del calcio è piena di queste situazioni: magari non riesci a segnare e poi vieni beffato, loro in qualche ripartenza hanno creato delle situazioni interessanti ma siamo stati bravi a controbattere”.

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Gabriele Amenta è uno degli ultimi innesti (foto Calogero Librizzi)

A quota 39 punti la salvezza (seppur virtuale) sembra ormai cosa fatta. Da questo momento è lecito alzare l’asticella: “Non vogliamo prendere in giro nessuno. Abbiamo sempre detto che il primo obiettivo era la permanenza in D: la quota prestabilita era 40 punti, ne abbiamo conquistati 39 e quindi possiamo giudicare raggiunto il traguardo. Stiamo facendo qualcosa di straordinario, credo che ad inizio stagione nessuno avrebbe creduto di avere questa classifica a inizio febbraio con una squadra completamente nuova. Ora per noi inizia un altro campionato: nel calcio come nella vita non ci si deve accontentare e cercheremo di regalare qualche altra gioia ai tifosi e alla società”.

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Il portiere Curtosi fa ripartire l’azione (foto Calogero Librizzi)

Le prestazioni di Barbara o del subentrato Romano fanno capire a Vanzetto di poter contare sull’intera rosa: “Io mi affido molto a chi gioca meno e mi confronto con loro più spesso che con chi gioca abitualmente. Entrare a partita in corso non è mai semplice, magari questo succede in un momento delicato e non è facile. Chi subentra spesso può peccare di frenesia ed è controproducente, invece qui ci sono ragazzi che sanno aspettare il loro momento e si riesce a incidere in modo intelligente. Questi sono i valori che i più grandi riescono a trasmettere ai più giovani”.

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