Tanto agonismo e tanti rifiuti raccolti hanno segnato la prima edizione del “Messina Plogging”, inserita nelle selezioni del campionato mondiale di Sestriere. I primi tre classificati rappresenteranno la città e i colori della Sicilia fra il 30 settembre e il 2 ottobre in Piemonte. La gara si è disputata in due manche per un totale di 12 km circa lungo il tratto di arenile tra il Pilone (Torre Faro) e Mortelle.
I partecipanti al “Messina Plogging” e i rifiuti raccolti
A trionfare Gabriele Cama, che rappresentava il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina. Secondo classificato Paolo Alibrandi, in rappresentanza della Pro Loco Capo Peloro. Terzo posto per Nadiya Sukharyna dell’Asd Torre Bianca. Il Plogging, nato in Svezia, è arrivato così nella città dello Stretto. Sposa la voglia di mantenersi in forma con l’amore per l’ambiente. Il termine deriva dall’unione delle parole “plocka upp”, che significa “raccogliere”, e jogging.
In sostanza, chi pratica questo sport corre o cammina in città preoccupandosi anche di raccogliere i rifiuti abbandonati. La prima tappa in Sicilia, proprio a Messina, è stata organizzata dall’Arb Messina. Un’iniziativa lodevole voluta da Davide Liotta, presidente e fondatore di Arb, che ha coinvolto istituzioni, associazioni, atleti professionisti e semplici amatori. L’attenzione per l’ambiente è un tema che riscuote sempre maggiori consensi tra i cittadini.
Una fase della gara, che unisce sport e rispetto per l’ambiente
Il presidente Liotta e la giuria si sono complimentati con tutti i partecipanti, rilanciando già la prossima edizione, con l’obiettivo di continuare a coinvolgere la cittadinanza e i partner dell’iniziativa, il Centro Sportivo Italiano, l’Associazione Radioamatori Peloritani e la Pro Loco Capo Peloro. Anche il Comune di Messina era presente alla gara, con il sindaco Federico Basile e l’assessore Dafne Musolino. Il Gruppo Franza, il Gruppo Gullo e il ristorante Slow Food Casa & Putia hanno messo in palio i premi andati ai primi tre classificati.
Autori
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