Tony Cairoli detta legge al debutto mondiale in Patagonia vincendo il GP

Antonio CairoliCairoli in azione in Patagonia (fonte foto sito team De Carli racing)

La stagione  del motocross si apre nel segno di Antonio Cairoli. Il campione pattese mette la propria firma sul Gran Premio di Patagonia, prova d’apertura del Mondiale, aggiudicandosi la vittoria n° 86 in carriera. In attesa del ritorno di Herlings per rinnovare le sfide della scorsa edizione, è lui il pilota più forte del Circus e lancia il guanto di sfida nella corsa al decimo titolo iridato.

Il portacolori del Team Red Bull KTM Factory Racing ha sfoderato una prova di forza e intelligenza tattica, aggiudicandosi entrambe le manche della MxGp sulla pista patagonica, caratterizzata da un fondo medio-sabbioso. Dopo aver segnato il quinto tempo nel turno cronometrato, Cairoli è stato fermato da un problema tecnico nella manche di qualifica,  allineandosi per ultimo al cancelletto di partenza delle due manche. Il nove volte campione del mondo è stato protagonista di una partenza eccezionale e già nel primo giro è balzato in testa alla corsa. Tony ha poi difeso il vantaggio senza grossi problemi sul francese Romain Febvre (Yamaha), fino alla bandiera a scacchi. In gara due il centauro siciliano ha sfoderato nuovamente una buona partenza, portandosi alle spalle dei fuggitivi Tim Gajser (Honda) e il francese Febvre per superarli nel quinto giro ed andare a raccogliere la prima vittoria di GP stagionale con una doppietta.

Sono davvero contento di questa gara – ha detto al termine del Gp il pluricampione mondiale – perché purtroppo abbiamo avuto un problema in qualifica. Su questa pista la partenza è molto importante perché non c’è molta differenza tra i piloti e i tempi sul giro. Ho fatto del mio meglio per partire comunque bene in entrambe le manche e ha funzionato. Preso il mio ritmo sono riuscito a superare gli avversari che mi precedevano e poi non ho avuto grossi problemi a gestire il vantaggio. E’ stato molto bello vincere nonostante le difficoltà e davanti ad un gran pubblico che mi ha spinto molto, come se fossi in Italia”.

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