Stroscio, da Patti all’azzurro: “In Umbria maturerò. L’Alma punta al vertice”

Beatrice StroscioBeatrice Stroscio con la maglia della Nazionale Under 18

La talentuosa atleta del 2001 uscita dal vivaio pattese archivia la prima stagione da grande protagonista in serie A2. Il ritorno in campo avverrà soltanto tra quattro mesi a causa di un’operazione alla caviglia. Già definito il rinnovo con Umbertide ma nel suo futuro un ritorno a casa non è da escludere.

Beatrice Stroscio

Un tiro libero con la maglia di Ragusa (foto Cassarino)

La guardia Beatrice Stroscio è senza dubbio uno dei migliori prospetti giovanili usciti dalla nostra provincia nell’ultimo quinquennio e tra i più accreditati a livello regionale. A vent’anni ha concluso un’ottima stagione da protagonista in serie A2 con la maglia di Umbertide sfiorando a fine campionato una media punti in doppia cifra (9,2) e rimanendo in campo a lungo (oltre 26 minuti con punte di 37). Lei che in bacheca può vantare anche la conquista nel 2019 dell’oro europeo con la nazionale Under 18 non poteva chiedere di meglio: “A novembre mi sono infortunata ma ho voluto giocare ugualmente per aiutare la squadra. Questo ha peggiorato la situazione e a fine campionato sono arrivata senza legamenti. Mi sono operata due settimane fa: un intervento abbastanza complesso ma che non potevo più rinviare. Adesso penso alla ripartenza che a livello personale comincerà a inizio ottobre, per cui dovrei saltare ben poco del prossimo campionato. Ovviamente mi attende un’estate di sofferenza”. 

Beatrice Stroscio

Beatrice Stroscio con la maglia di Umbertide

In Umbria, in un club di grande tradizione, ha trovato l’ambiente giusto per dimostrare dopo gli anni in A1 con Ragusa di essere pronta anche ad un’altra dimensione, quella della giocatrice pronta a ottenere spazio e ripagare la fiducia del coach: “Umbertide era una squadra molto giovane con un’età media di 23 anni. Abbiamo perso a gennaio la leader Giudice, per cui rimanendo in sette ogni giocatrice ha trovato inevitabilmente maggiore spazio. Sono particolarmente contenta del mio girone di ritorno”.

La carriera giovanile partita da Patti e caratterizzata dal grande salto ottenuto a Ragusa nel 2016 ha sempre visto Stroscio confrontarsi con la massima serie, per cui un impegno così importante nella categoria inferiore era una grande novità per la ragazza siciliana: “Non conoscevo molto la serie A2 ma questo torneo mi ha permesso di crescere tanto perché l’equilibrio era molto evidente e in ogni partita tutto era in bilico, come dimostra il fatto che noi abbiamo battuto le attuali finaliste e perso contro una formazione poi retrocessa. Si sono messe in mostra molte giovani, come Nativi e la 2005 Zanardi. In A1 invece tutto questo non avviene perché la presenza di tre straniere e le ambizioni di Schio, Venezia e Ragusa alzano considerevolmente gli investimenti e tolgono spazio alle giovani”.

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Per Stroscio un’esperienza indimenticabile a Ragusa

A livello personale l’esperienza nella città iblea ha rappresentato una crescita a livello di responsabilità: ”Lo scorso anno ero sempre la decima del roster, per cui partecipavo ad ogni seduta di allenamento e vivevo tutta l’ambizione della realtà biancoverde. Ho avuto la fortuna di essere allenata da Recupido, che già a livello giovanile ha sempre creduto nelle mie potenzialità. A fine anno lo stesso coach mi ha consigliato di fare questo passo e andare a responsabilizzarmi a Umbertide. Scelta che bisserò anche per il 2021/22 perché sono convinta che al momento questa è la migliore opportunità per me. Nel futuro, è ovvio, spero di tornare in serie A1 ma al momento sono concentrata unicamente sul presente”.

In Italia il movimento femminile registra grossi exploit. La recente qualificazione della selezione 3vs3 alle Olimpiadi e il ritorno in Italia di Cecilia Zandalasini dimostrano la vivacità del settore rosa: “Il risultato ottenuto dalla selezione azzurra ha dimostrato che anche senza i favori della vigilia col duro lavoro si possono raggiungere grandi risultati anche inattesi. Come club invece Bologna riporta in Italia l’ex Fenerbahce per puntare al massimo, può dare ulteriore visibilità al movimento”.

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L’oro europeo del 2019

Non potevano mancare parole al miele per l’Alma, la squadra della sua città e l’avversaria che l’ha estromessa nei quarti di finale playoff. “Al primo campionato in seconda serie da new entry assoluta ha disputato un grande campionato, che credo farà solo da prologo a quello del prossimo anno in cui Patti punterà molto in alto. Hanno lavorato bene e non nego che ci siamo sentiti in queste settimane ma per il prossimo anno alle fine ho preferito continuare a lavorare lontano da casa per maturare ulteriormente. Lì posso sempre tornare, per cui nel futuro non mancherà occasione ma adesso continuo a dare il meglio ad Umbertide”.  

Nel centro perugino Beatrice, non appena recupererà la migliore condizione fisica dopo l’intervento subito, sarà chiamata ad essere uno dei punti di forza di un roster che avrà tanti punti in comune con quello di quest’anno: “È una piazza che si trova in A2 per una scelta autonoma dopo aver disputato per un decennio la A1. Ripartiremo praticamente con lo stesso organico ad eccezione di due ingressi che compenseranno la partenza di Flavia De Cassan. Confermarci dopo il quarto posto non sarà per nulla facile e i playoff dimostrano che per certe sfide l’esperienza conta molto, ma daremo del nostro meglio”.

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