Sigma Barcellona: la voglia di mettersi in mostra dell’under Giuseppe De Leo

L'under Giuseppe De Leo

E’ il più giovane atleta che compone il nuovo roster giallorosso affidato a coach Giovanni Perdichizzi. Nonostante la poca esperienza, il giocatore proveniente da Ruvo di Puglia ha dimostrato di avere le giuste qualità per imporsi nel campionato di Legadue Gold. Il ragazzo si è subito integrato nel migliore dei modi: “Lavorare con la giusta pressione dell’ambiente fa solo bene”.

L'under Giuseppe De Leo

L’under Giuseppe De Leo

Prosegue il cammino della Sigma Barcellona, che in questo week-end sarà impegnata nel quadrangolare organizzato dalla Fortitudo Agrigento e tra due settimane sarà proiettato nel campionato di Legadue Gold.

Durante questa fase di preparazione atletica sono stati presentati gli atleti che quest’anno vestiranno i colori giallorossi. Oggi è il turno dell’ultimo tassello che completa il reparto Under del club di Via Roma. Proveniente da Ruvo di Puglia, quest’anno porterà sulle spalle il numero 13, stiamo parlando di Giuseppe De Leo.

La sua carriera comincia a 13 anni nelle giovanili della sua città d’origine (Ruvo di Puglia), tre anni dopo arriva l’esordio con la prima squadra nel campionato di B1, sotto la guida del coach varesino Giulio Cadeo a cui deve molto la sua crescita cestistica.

Nella stessa stagione sportiva, Giuseppe affronta le finali nazionali, raggiungendo i quarti e conquistando un posto nei prospetti migliori U19 e non finisce qui. Il giovane pugliese ha preso parte più volte ai raduni della Nazionale Under 16 e 18.

Arrivato a  Barcellona Pozzo di Gotto ha dichiarato: “Sono felicissimo di essere arrivato qui, sono qui per imparare, migliorare e dare il mio contributo alla squadra! Ciò che mi  ha spinto a venire a Barcellona è la mentalità.  Quando c’è un ambiente vincente e voglioso di raggiungere un obiettivo, si inizia a ragionare con una mentalità vincente e questo, per un ragazzo che vuole intraprendere questa carriera, non può che essere un vantaggio. Lavorare con la pressione dell’ambiente inoltre è un ulteriore stimolo per stare sempre concentrato e pronto, perché  raggiungere un obiettivo come quello che ci siamo preposti sarà davvero dura!”

Freschezza, gioventù ma anche tanta simpatia.  L’ala pugliese all’interno dello spogliatoio viene visto pure come un “antidepressivo” a detta di qualcuno: Tommaso Fantoni  ama il mio accento pugliese e grazie alle mie battute i miei compagni mi hanno soprannominato “Checco Zalone”.

Il pivot Tommaso Fantoni

Il pivot Tommaso Fantoni

A fine chiacchierata, dedica un pensiero sulla nuova città che lo ha accolto: “La piazza è meravigliosa, il paese respira basket e per chi vive di questo sport e lo ama, è bellissimo. Ai tifosi va un grandissimo ringraziamento particolare e soprattutto l’augurio che non si stanchino mai di sostenere la squadra. Un abbraccio a tutti i veri barcellonesi con la palla a spicchi nel cuore”.

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