Sciotto ha incontrato il Camaro e studia eventuali sinergie come con il Città

Rando, D'Arrigo, Manzo e FontanaPasquale Rando, Antonio D'Arrigo, Davide Manzo e Giuseppe Fontana

Si è svolto nel pomeriggio un summit tra le proprietà di Acr Messina e Camaro. Il presidente Paolo Sciotto ha incontrato l’omologo Antonio D’Arrigo, l’amministratore delegato Pasquale Rando e il direttore generale Davide Manzo.

Si studia una sinergia, volta a potenziare la prima squadra cittadina, che in caso di un accordo formale con il sodalizio neroverde potrebbe potenziarsi sia dal punto di vista organizzativo che sul fronte del settore giovanile, fiore all’occhiello del Camaro.

Paolo Sciotto

Il presidente del Messina Paolo Sciotto in panchina (foto Nino La Macchia)

Era invece fuori sede per altri impegni il presidente del Città di Messina Maurizio Lo Re, che aveva comunque già incontrato individualmente Sciotto domenica scorsa, discutendo i possibili vantaggi legati a un’intesa, considerate le professionalità già in forza al suo club, fresco di permanenza in D.

Le tre singole società sono peraltro in contatto con l’Amministrazione Comunale, che ha sponsorizzato l’ipotesi di un’unione di intenti volta ad assicurare un futuro più solido e ambizioso al calcio cittadino, senza tuttavia fissare ancora un incontro allargato a Palazzo Zanca.

Sciotto, De Luca e D'Arrigo

Il presidente dell’Acr Messina Pietro Sciotto, il sindaco Cateno De Luca e il massimo dirigente del Camaro Antonio D’Arrigo

L’Acr ha sicuramente maggiore disponibilità economica, ma anche un vivaio da rifondare e lacune organizzative, palesatesi a più riprese nell’ultima stagione, che potrebbero essere colmate dagli staff dirigenziali di Città di Messina e Camaro.

Le società di Lo Re e D’Arrigo contano infatti un centinaio di tesserati a testa e formazioni giovanili che si sono imposte a livello regionale e sono tuttora impegnate nelle fasi nazionali dei campionati Juniores. Entrambe le società non vogliono certo disperdere il patrimonio costruito con anni di sacrifici e investimenti. Da qui la necessità di valutare a fondo l’effettiva fattibilità dell’operazione, tutt’altro che scontata, da rendere compatibile anche con la già avvenuta designazione del nuovo direttore sportivo, Fabrizio Ferrigno, che da Catania attende sviluppi.

Ipsaro Passione, Scattareggia, Lo Re e Cardullo

Ipsaro Passione, Scattareggia, Lo Re e Cardullo in conferenza stampa

È comunque innegabile che mai in passato vi erano stati confronti così serrati e proficui, come confermano le rispettive dirigenze. Sciotto, consapevole degli errori compiuti nel corso della sua gestione, che hanno originato anche un innegabile danno di immagine alle sue aziende, vorrebbe provare a recuperare a suon di risultati il rapporto con la piazza, ormai chiaramente incrinato se non compromesso.

L’impresa appare ardua ma in assenza di acquirenti credibili o realmente intenzionati a definire l’acquisizione del club, le tre società cittadine si stanno mettendo in discussione e studiano l’eventuale fusione o comunque una sinergia che supererebbe ogni rivalità o divisione, con l’obiettivo comune di un futuro più dignitoso dopo un decennio di proclami e ambizioni disattese.

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza