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Sant’Agata, parla Cambria: “Campionato durissimo. Noi favoriti? C’è chi ha più certezze”

Dopo quattro giornate, il campionato di Promozione interamente messinese ha una sua capolista. Si tratta del Città di Sant’Agata, che occupa solitario la prima posizione a quota 10 punti. Tanti si dicono pronti a scommettere su una vittoria finale dei biancazzurri, ma mister Salvatore Cambria non la pensa assolutamente così. In questa intervista, il tecnico parla nel dettaglio del campionato  e dei suoi uomini ammettendo di trovarsi davanti un girone pieno di insidie.

La vice-capolista Mistretta sogna il sorpasso: approfitterà del turno di riposo del Sant'Agata?
La vice-capolista Mistretta sogna il sorpasso: approfitterà del turno di riposo del Sant’Agata?

Per prima cosa – esordisce – voglio fare un plauso a miei ragazzi per ciò che è stato fatto fino adesso. Al momento, secondo tutti gli addetti ai lavori, siamo la squadra da battere, se non una corazzata pronta a vincere il campionato a mani basse. Io, invece, rispondo che vedo fare troppi proclami. Non è possibile dimenticare in ogni gara si debba sudare e come dopo quattro giornate sia assolutamente prematuro fare pronostici così azzardati. Noi, nonostante tante riconferme, dobbiamo ancora integrare al meglio qualche elemento. In questo senso, penso che siano altre le squadre a possedere grandi certezze, o almeno più di  quante ne abbiamo noi. Parlo ad esempio della Santangiolese, del Merì, del Mistretta o del Torregrotta. Per certezze intendo una certa continuità alle spalle, con lo stesso allenatore a guidare la squadra da tempo e con pochi cambiamenti in rosa. Riguardo ai nostri risultati,non guardo lo stato di forma, che se buono già adesso andrebbe in contrasto con il lavoro della nostra preparazione estiva, ma ciò che mi inorgoglisce è il buon calcio giocato, specie perché frutto di un squadra che sta oleandosi adesso”.

Boris Zingales torna a vestire la maglia del proprio paese
Boris Zingales torna a vestire la maglia del proprio paese

Continuando sulla fama di grandi favoriti, l’allenatore milazzese ha davvero le idee chiare, in opposizione alla prima “vox populi”. “Credo –  sostiene – che si stia mettendo molta pressione su questa squadra. Molti, ad esempio, insistono sulla tesi che Zingales sia “illegale” per questa categoria. Chiedo, allora: non è “illegale” anche Sem Addamo de L’Iniziativa, lo scorso anno compagno di Zingales? Non lo è la coppia Gullà – Zingales, formata dai due capocannonieri dell’ultimo torneo?  E’ inutile portare avanti queste argomentazioni. Ognuno ha scelto gli elementi che fanno al caso proprio. Noi ne abbiamo messi insieme alcuni che possano aiutarci a migliorare la posizione dello scorso anno. Non siamo i vincitori a prescindere, come si dice, non dobbiamo battere nessun record. Mi concentro, invece, sulla positività che si respira nel nostro ambiente. Siamo consapevoli di dover lasciar perdere quest’ansia indotta e di dover pensare a questo campionato giornata per giornata”.

Ma, proprio a conferma delle parole di Cambria, ma il sodalizio biancazzurro ha parlato di grandi ambizioni. “Non abbiamo annunciato di voler vincere il campionato e mai lo faremo. Nessuno – afferma – valuta ciò che, in realtà, il Sant’Agata porta avanti da qualche mese, ovvero una propria programmazione. Dopo aver confermato il 90% del gruppo, ammesso anche che gli innesti  possano farci fare un exploit, il nostro obiettivo resta solo quello di fare qualche passo in avanti. Veniamo da un posizionamento di metà classifica? Bene, sarei felice se i miei ragazzi raggiungessero i playoff. Potrebbe presentarsi la possibilità di piazzarci nei primi tre posti? Vedremo ed in caso ce la giocheremo fino alla fine. Ma tutto ciò è lontano anni luce dal voler “ammazzare” un campionato o essere una fuoriserie”.  

Adesso per il Sant’Agata c’è un turno di riposo, poi la trasferta in casa del Pistunina.

Un undici titolare del Pistunina
Un undici titolare del Pistunina

Innanzitutto sabato andrò a vedere il Pistunina, ospite del Sinagra nella prossima giornata. Vorrò vedere – dice – questa squadra perché conosco singolarmente gli elementi ma sono curioso di vederla giocare. Prepareremo la partita di Messina su due settimane, ma con una scansione regolare di sedute d’allenamento. Cercherò di indovinare la miglior formazione, ma sarà compito dei ragazzi non permettere all’avversario di sfruttare le proprie potenzialità. Dobbiamo pensare solo a migliorare qualche nostra defaiance, dopo aver notato di essere gradualmente  più cinici sottorete ed aver portato a casa risultati importanti. Sappiamo benissimo di aver davanti degli avversari titolati, che non possono non puntare ad una posizione di rilievo. Vedrò, prima di ogni altra cosa, ciò che succederà nella sfida di Sinagra. Giocheremo nella massima umiltà, ma non nascondo come i miei ragazzi vogliano mostrare ovunque l’idea di gioco e la mentalità che attualmente ci hanno contraddistinti”.

Infine, si parla del campionato in rapporto allo scorso anno. Per il trainer regna grande equilibrio tra le quindici partecipanti.

“Quest’anno- continua Cambria – non vedo squadre schiacciasassi come lo sono state Rocca di Caprileone, Cus Palermo e Castelbuono. Vedo, perciò, un campionato più aperto, anche perché tutti ci conosciamo tra noi e siamo ben ferrati sulle caratteristiche dell’avversario di turno. A riprova di questo equilibrio, porto ad esempio la Jonica, che tacciata di essere una squadra debole, dopo la sconfitta patita contro di noi, batte alla giornata successiva il Pistunina di cui abbiamo parlato e lo fa in 10 uomini. Ogni squadra ha buoni mezzi ed un allenatore competente. Per questo mi sento di fare un plauso, oltre che un sincero in bocca al lupo a tutti i miei colleghi. Quanto a delle possibili sorprese, le scopriremo solo dopo la decima giornata, quando tutti raggiungeranno il top dell’efficienza fisica. Delle cinque squadre incontrate in stagione, invece, mi è piaciuto più di tutti il Camaro. I messinesi dimostrano grande carattere, giocano palla a terra e daranno filo da torcere a tanti”.

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