Sant’Agata, Meli: “Rivoluzione necessaria. Con Vanzetto vogliamo confermarci”

Città di Sant'AgataIl direttore sportivo del Sant'Agata Ettore Meli

Il Città di Sant’Agata, dopo l’ottimo esordio in Coppa Italia a Vibo Valentia, si prepara a muovere i primi passi anche nel suo terzo campionato consecutivo di serie D. La parola passerà al campo, giudice supremo del lavoro svolto dalla società durante l’estate, in cui si è compiuta una vera e propria rivoluzione. Un cambio di rotta obbligato dopo lo straordinario quinto posto della passata stagione culminato con il playoff perso a Cava dè Tirreni, ma in casa nebroidea nessuno si è montato la testa o ha creduto di essere più grande di quanto realmente sia. Così sono stati lasciati liberi molti dei protagonisti della scorsa annata, compreso il tecnico Mimmo Giampà.

Sant'Agata

Il tecnico del Sant’Agata Leonardo Vanzetto (foto Caio Librizzi)

Al suo posto è stato “promosso” Leonardo Vanzetto, che dopo un anno e mezzo da secondo si è guadagnato con il lavoro e le idee i gradi di primo allenatore. Confermati Cicirello, Calafiore e Squillace, la società e il ds in fase di mercato hanno mantenuto le linee guida che hanno portato ai risultati di questi anni. Nessun nome altisonante, ma giovani di sicuro avvenire come Bonfiglio, Vitale, l’ultimo arrivato Carrà, D’Aleo e Catalano, ma anche giocatori in cerca della consacrazione come Demolèon o Gaspar Monteiro.

Tutti elementi comunque congeniali al 3-4-3 su cui sta lavorando il tecnico di origini friulane. Il campionato sarebbe dovuto iniziare lo scorso 4 settembre ma il ricorso (poi respinto) del Giarre ha provocato un ulteriore slittamento di due settimane. Il direttore sportivo Ettore Meli la prende con filosofia: “Per natura siamo degli ottimisti, cerchiamo di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo cambiato tanto e queste due settimane di allenamento in più ci hanno fatto comodo, anche se adesso le domeniche senza calcio iniziano a essere tante. Con la Vibonese abbiamo giocato un’ottima gara, però da allora ci pesa il non aver potuto giocare neppure un’amichevole, dal momento che sono iniziati i campionati di Eccellenza e Promozione così come le rispettive Coppe”. 

Sant'Agata

Il ds Ettore Meli a colloquio con Cicirello e compagni

Dopo l’esaltante stagione passata c’è stata anche qualche conferma: “Abbiamo rispettato le scelte di quei giocatori che dopo la straordinaria stagione passata nutrivano delle ambizioni economiche e sportive diverse da quelle che gli poteva garantire il Città di Sant’Agata. Siamo ben consapevoli che il passato torneo ha rappresentato una meravigliosa parentesi che è già stata chiusa. Chi è rimasto lo ha fatto con la consapevolezza che quest’anno ci sarà un campionato duro, altamente competitivo, e con squadre e piazze gloriose come Catania, Lamezia, Trapani e Vibo Valentia. Il nostro pane quotidiano dovranno essere il lavoro e la fatica per continuare a salvaguardare la serie D, che è un patrimonio inestimabile per tutti i santagatesi”.

Meli ha fatto un mercato oculato, nel rispetto del budget fornito dalla società, pescando anche lontano dalla Sicilia: “Questo è forse l’aspetto che ci rende più orgogliosi. Vuol dire che il nostro progetto viene considerato credibile anche da giocatori che non hanno mai giocato nell’isola. Giocatori come Demolèon, ma anche lo stesso Casella che ha disputato campionati di alto profilo con Fc Messina e Casale, hanno scelto Sant’Agata. Cercano il contesto giusto e non ci hanno pensato due volte prima di accettare la nostra corte e ci fa molto piacere. Abbiamo puntato anche su ragazzi davvero interessanti come Bonfiglio, Vitale e D’Aleo, elementi di cui sentiremo parlare e sui quali puntiamo molto come tutti i giovani tesserati. Chiunque è stato scelto per far parte della rosa del Sant’Agata ha la fiducia e il gradimento di tutti”.

Sant'Agata

Per Domenico D’Aleo esordio con gol a Vibo (foto Andrea Rosito)

Molta curiosità, infine, per vedere i frutti del lavoro di mister Vanzetto, tecnico che gode della profonda stima di Meli: “Rappresenta una scommessa solo per chi non lo ha conosciuto e non lo ha visto lavorare. Nell’anno e mezzo in cui è stato il tecnico in seconda di Giampà si è ritagliato uno spazio importante e la stima di tutti noi. È un tecnico molto attento alla fase atletica, ma quello che mi ha colpito è come si sta lavorando sull’intensità da dare alla partita. Sta forgiando un bel gruppo, sano ed equilibrato sotto l’aspetto umano. Siamo contenti di come si è calato in questo ruolo che ha voluto fortemente”. 

Autori

+ posts