In prima linea, al fianco del tecnico Simone Banchieri e dei due leader dello spogliatoio Davide Petrucci e Marco Crimi, c’è il direttore sportivo Domenico Roma che nella conferenza stampa convocata d’urgenza al “Franco Scoglio” ha descritto il quadro della situazione in casa Messina, formulando un sentito appello: “Noi ci crediamo, ancora più di prima. Ci siamo ulteriormente compattati, eravamo un gruppo forte, adesso lo siamo maggiormente. Ora abbiamo però bisogno che tutti ci stiano accanto, tifosi, istituzioni, stampa, chi ci può dare una mano ce la deve dare. Lottiamo tutti insieme per il Messina perché ci crediamo. Ci siamo guardati in faccia, dal più grande al più piccolo. Aiutateci, noi non molliamo di un centimetro. Penso di parlare a nome di tutti, mio, del mister e della squadra. Ci siamo confrontati e abbiamo un unico obiettivo, salvare il Messina, però abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, ognuno per la sua parte”.

Servono fatti concreti e subito, anche perché i danni della penalizzazione, ormai inevitabile, potrebbero essere almeno limitati: “Vogliamo chiarezza per quello che deve essere il futuro della società. Noi dobbiamo lavorare tranquilli e avere in mente solamente il campo, non quelle vicissitudini che non fanno parte del gioco del calcio. Il nostro referente attuale è il presidente Stefano Alaimo, a lui e Aad Invest Group chiediamo chiarezza. Devono dimostrarci che possono sostenerci con fatti concreti e non più con le chiacchiere, ma devono farlo ora, non tra una settimana o un mese, ottemperando alle spettanze, perché così magari potremmo avere una penalizzazione inferiore che ci può permettere di lottare in qualcosa in cui crediamo. Entro 48 ore servono delle risposte concrete. Questo stiamo chiedendo, nulla di più. Ho parlato anche con Cissé per telefono, come Davide, ma servono i fatti e il cash sul conto per pagare le spettanze, l’ordinario e lo straordinario per permetterci di arrivare a fine stagione”.

Dopo aver svolto un grande lavoro sul mercato di gennaio, affidando a Banchieri una rosa rivoluzionata e decisamente più competitiva per andare a caccia dell’impresa salvezza, in un momento così delicato Roma si mostra assai vicino al gruppo squadra: “Qua ci sono famiglie, ragazzi che hanno mutui, gente con figli. L’unica risposta adesso sono i soldi sul conto. Si sta lottando per il Messina che viene prima di tutto. Per chi c’era già prima e chi è venuto dopo come me, il mister e i nuovi giocatori, salvare la squadra è l’unico obiettivo. Chi è venuto a gennaio è perché ci ha creduto, io ci ho messo la faccia con i ragazzi e con la città. C’è bisogno di correttezza, concretezza e continuità aziendale. Qui non c’è gente che guadagna milioni o miliardi, ma il giusto e che ha preso impegni per le proprie uscite da affrontare. I tifosi? Sappiamo che sono delusi come noi”.