Pensabene: “I tre punti miglior viatico. Normale ci sia questa delusione in città”

Andrea PensabeneAndrea Pensabene è tornato sulla panchina dell'Acr Messina dopo nove anni (foto Emanuele Villari)

Buona la prima per Andrea Pensabene, quarto allenatore stagionale dell’Acr Messina. Il successo per 2-0 contro la Cittanovese gli consente di iniziare col piede giusto la sua seconda avventura in riva allo Stretto: “Quando fai la prestazione di solito arriva anche il risultato. I ragazzi hanno fatto quanto richiesto in funzione dei soli due allenamenti svolti. Li ho visti attenti, ordinati e vogliosi. Abbiamo fatto un buon primo tempo, mentre il secondo lo è stato meno, c’è stato un po’ di calo sotto certi aspetti e ci siamo abbassati troppo. La vittoria è sempre un viatico per cominciare a lavorare ancora meglio e prendere fiducia. E’ una buona squadra, ma c’è da lavorare”.

Rossetti

Rossetti è uno degli acquisti del mercato invernale (foto Emanuele Villari)

“Nella ripresa – prosegue Pensabene – ci siamo abbassati troppo e l’avversario faceva girare la palla, però se si parla di conclusioni il muro ha funzionato, i giocatori si sono adattati alla grande. Nel primo tempo non abbiamo rischiato nulla, senza mai concedere loro di calciare, avendo anche un’occasione per chiuderla. Il 4-3-3? Subentrando e con soli due allenamenti svolti non potevo cambiare tanto. Eravamo più attenti con i quattro dietro, alla fine ci siamo messi anche a cinque con Ungaro per portare a casa la vittoria”.

Si è giocato, però, in un ambiente surreale, nel totale silenzio, per l’aperta contestazione della tifoseria alla società. Pensabene commenta la situazione: “Arrivando a Messina e vedendo questa depressione ho pensato che è normale che la città sia amareggiata e delusa. Tutto sta alla squadra che può riportare i tifosi allo stadio attraverso risultati e prestazioni, dipende solo da noi. Ci serve continuità per realizzare un filotto, perché non dovremmo pensare di arrivare ai playoff? L’obiettivo ci deve essere, non siamo qui per fare una passeggiata. Oggi abbiamo fatto un piccolo passo avanti”.

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