Nibali rinuncia al Mondiale: “La maglia azzurra è sacra e io non sono al top”

NibaliNibali tenta il forcing sulla salita conclusiva

Niente mondiale per Vincenzo Nibali. Lo Squalo dello Stretto ha rinunciato alla partecipazione alla corsa iridata in programma il 29 settembre sulle strade dello Yorkshire, dove cinque anni fa dava il là alla vittoria del Tour de France. “La maglia azzurra è sacra per me e va rispettata. Non sono al top e non è giusto che porti via il posto ad un compagno”, queste le dichiarazioni del campione messinese che così ha chiuso il capitolo mondiale 2019. Il Ct Davide Cassani, dopo le buone apparizioni del siciliano al Giro di Germania, aveva disegnato per lui un ruolo di regista nella nazionale, di uomo d’esperienza che deve gestire le fasi più calde e tenere un contatto privilegiato con l’ammiraglia. Lo aveva inserito nei 18 convocati, che poi si sarebbero ridotti a 8) ma Vincenzo, che in questa stagione ha conquistato il secondo posto al Giro d’Italia ed ha vinto una tappa alla Grande Boucle, ha atteso le corse canadesi (Quebec e Montreal) per decidere se prendere parte o meno alla corsa iridata. Anche il percorso non entusiasmava molto il capitano della Bahrain Merida che ha già messo nel mirino l’Olimpiade ed il Mondiale del 2020.

Autori

+ posts