La tappa che consolida la leggenda dello “squalo dello Stretto” è stata caratterizzata dalla solita azione degli uomini fuori classifica, che hanno allungato sul gruppo e per una volta sono riusciti a costruire un vantaggio sufficiente. Prima del Col de la Bonnette, si è isolato Mikel Nieve, che ha scalato in solitaria l’infinita salita ed è andato a conquistare i punti necessari per aggiudicarsi la classifica del Gran Premio della Montagna, sfilando quindi la maglia Azzurra a Damiano Cunego, che l’ha tenuta per gran parte del Giro, ma che ha palesato chiari ed evidenti limiti sulle salite più importanti (che poi assegnavano i punti maggiori).
Una lunghissima discesa, 40 km, ha portato ai piedi del Colle della Lombarda (-31 all’arrivo) e ricompattato otto uomini al comando: Nieve, Kangert, Visconti, Atapuma, Dombrowski, Taaramae, Brambilla e Foliforov, che iniziano la terza salita in programma con 10’ di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Due corse in una, da una parte i primi a giocarsi la tappa, dall’altra, quella decisamente più importante, con i big a giocarsi la vittoria al Giro: Chaves ha soli 44” su Nibali, 1’05” su Kruijswijk e 1’48” su Valverde.
Sul Colle della Lombarda davanti restano dapprima tre: Atapuma, Dombrowski e Visconti; poi si riportano su di loro anche Taarame e Kangert. Dietro grande marcamento degli uomini di classifica, attivi i Tinkoff con Boaro che lavora per Majka, quinto in classifica. A 9 km dalla vetta, Scarponi forza i tempi, con Nibali, Chaves si incolla alla ruota del messinese, rientrano Jungels (maglia bianca), Kruijswijk, Valverde, Majka e Uran.
Ai -14 Taaramae si libera degli altri compagni di fuga, mentre Kangert si ferma (quasi) per aspettare i suoi dell’Astana. Ai -15, Scarponi termina il suo splendido lavoro e Nibali scatta! Chaves e Valverde gli sono a ruota. Dopo un po’ lo “squalo dello Stretto” allunga nuovamente! Stavolta Chaves e Valverde non rispondono. Sulla strada Nibali trova Kangert, più che mai decisivo in questo delicato frangente. Vincenzo è letteralmente scatenato, dietro Chaves fatica a tenere il ritmo di Valverde, poi rientra Uran, che anche se corre in un’altra squadra, aiuta la maglia rosa. Nibali è virtualmente in maglia rosa.
La discesa non cambia la sostanza: il campione d’Italia vola verso il secondo trionfo al Giro, dopo l’acuto del 2013. Rein Taaramae vince la tappa ed entra nella storia: è il primo estone ad aggiudicarsi una frazione della corsa rosa. Nibali vola verso un trionfo, insperato appena venerdì mattina, divenuto realtà in queste ultime emozionanti frazioni. È fatta! Nibali conquista il 99° Giro d’Italia!! Un trionfo bellissimo, perché raggiunto con l’orgoglio del grande campione.
Autori
Giornalista sportivo, iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Grande appassionato di ciclismo, che segue da anni per la nostra testata