Nazionale U18 LND, Ninni Carrello: “Unico dalla Promozione. Un onore essere lì”

CarrelloNinni Carrello in azione con la maglia del Sant'Agata

Le sue prestazioni ed i suoi gol, da attaccante puro, hanno portato a parlare di lui come di un giocatore fuori categoria. Di molto, forse, se risulta spesso e volentieri decisivo per il suo Sant’Agata. Antonio Carrello, per tutti Ninni, è un classe ’98 approdato quest’anno nel campionato di Promozione. Dopo l’avvicinamento con più squadre professionistiche, si è messo in mostra fino a raggiungere un ambito riconoscimento: la convocazione nella Nazionale under 18 della LND. Lunedì 25 e martedì 26 Ninni è infatti stato impegnato a Pomezia, con un primo raduno guidato dal neo mister Francesco Statuto.

All’inizio pensavo fosse uno scherzo – dice riguardo alla convocazione-. Il direttore sportivo si era avvicinato a me dicendo di dovermi dare una brutta notizia. Poi mi ha detto che ero stato convocato per il raduno e, ovviamente, sono stato felicissimo. All’arrivo a Pomezia eravamo in 35, circa. Il primo giorno siamo stati impegnati in un allenamento. Abbiamo lavorato sulla tecnica, con esercizi sul controllo orientato e su altre abilità simili, per poi fare una partitella. Il giorno dopo, invece, abbiamo fatto un’amichevole tra noi. Ad accoglierci c’era naturalmente il mister – continua-, che non ha perso tempo per parlarci. Ci ha ricordato quanto questa convocazione fosse una grande opportunità e quanto pochi siano i selezionati. Si è raccomandato perché fossimo sereni e giocassimo senza alcuna pressione, ma come nelle capacità di ciascuno”.

Entusiasta dell’esperienza, l’attaccante parla delle sue impressioni sui due giorni trascorsi con indosso la maglia azzurra. “Sono soddisfatto per tutto, anche se forse avrei potuto fare un po’ meglio – ammette -. Volendo parlare di qualità tecniche, in confronto agli juniores che ci sono nel campionato di Promozione, il livello è superiore. Non ho però visto un livello particolarmente impressionante, forse perché la cerchia è ristretta ai campionati dilettantistici. Inoltre, arrivato a Pomezia, mi ha sorpreso ancor di più il fatto che fossi stato convocato, perché gioco in Promozione. Lì, come forse mi aspettavo, ho trovato ragazzi quasi tutti provenienti dalla serie D. Ero l’unico della mia serie. Mi è stato detto che è un caso raro e qualcuno ci ha scherzato un po’ su”.

L'esultanza del Sant'Agata

L’esultanza del Sant’Agata

Domenica il suo Sant’Agata riposerà, mentre sabato 6 febbraio tornerà in campo contro il Pistunina. Con una partita in meno, la squadra di Cambria continuerà a lottare a distanza col Torregrotta per mantenere la testa della classifica.  “Di certo – dice –  potevamo fare qualche punto in più senza grosse difficoltà. Con l’Acquedolcese, ad esempio, ci siamo fatti pareggiare la partita in soli cinque minuti, quando stavamo sul 3-1. E’ stato un peccato subire gol su due disattenzioni e sono questi i punti che si rimpiangono. La stagione è comunque molto positiva – osserva -. Mi trovo benissimo coi miei compagni, così come l’allenatore e la società, che si dimostrano molto seri su tutti i punti. L’impegno col Pistunina sarà importante non solo dal punto di vista della classifica. Nonostante veniamo da due vittorie, dobbiamo dimostrare ancora di essere i più forti del campionato e di meritarci la posizione che occupiamo”.

Numerose squadre si sono interessate a lui prima della firma con la società del presidente Maiorana. Eppure Ninni non ha accettato proposte ben diverse. “Non nascondo di essere stato contattato da molte società- afferma -. C’era un’intesa col Catania, ma, qualche giorno prima della firma, si sono abbattute sulla squadra le note vicende giudiziarie. Ho quindi preferito lasciar perdere, a malincuore, virando su un provino col Modena. In quella sede, su un campo di Palermo, sono stati degli osservatori del Trapani ad interessarsi a me. Anche lì, come a Catania, eravamo vicini ad un accordo, ma, come successo in altre occasioni, ho deciso di non partire. Sono forse un po’ “testa calda” per accettare queste piazze. L’ultimo avvicinamento è stato con l’Akragas, anche lì col tesseramento sul tavolo, ma ho preferito non legarmi alla società. Di certo ci sono difficoltà legate al doversi trasferire. In fin dei conti avrei potuto optare per una delle società che ho nominato, ma sarebbe stato inutile farlo senza la giusta voglia di fare. Sarebbe una bella soddisfazione – conclude –  avere delle nuove richieste in estate, perché vorrebbe dire che mi sto esprimendo bene”.

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Cronista sportivo da sempre, in MessinaSportiva da ancor prima.
Cresciuto sui campi di calcio, si dedica anche all'approfondimento ed alla pallacanestro