Messina, c’è il tabù Paganese. Pericolo “giallo” per i tanti diffidati

La squadra a colloquio con i tifosi a fine gara

All’andata il Messina non riuscì a riscattare la batosta subìta ad opera del Matera, cedendo di misura contro una Paganese all’epoca in piena difficoltà. Un girone dopo la gara con gli azzurrostellati, passati da Cuoghi all’ottima gestione Sottil, riveste un’importanza capitale per la squadra di Grassadonia, reduce dal ko in terra lucana. Il confronto di sabato precederà un doppio turno esterno da brividi, sui campi delle quotate Casertana e Lecce, con i salentini che hanno appena cambiato guida tecnica affidandosi a Bollini. Occorrerà dunque un Messina formato derby per superare la formazione degli ex Marruocco e Bolzan, comunque a secco di vittorie da sei turni e privata per esigenze di mercato dei suoi pezzi pregiati, da Caccavallo, match-winner nell’1-0 del 24 settembre a Herrera, subito protagonista a Lecce. Non ci sarà nemmeno Bernardo, all’ennesimo cambio di maglia, dal Teramo al Messina, dalla Paganese al Catanzaro, nelle ultime due stagioni.

Vivace confronto tra Corona e Marruocco all'andata

Vivace confronto tra Corona e Marruocco all’andata

Se la Paganese dovrà rinunciare allo squalificato Vinci, tra i giallorossi mancherà Damonte, fermato per un turno dal Giudice sportivo in seguito all’ammonizione rimediata a Matera. Bortoli, a segno contro la Reggina, potrebbe dunque essere rilanciato nell’undici titolare. La situazione dei diffidati si è fatta inoltre preoccupante. Un altro cartellino giallo costerebbe infatti un turno di stop a Ciciretti, Orlando, Stefani, Iuliano e Silvestri (in lista anche Nigro). Le alternative da sfruttare anche a match in corso sono però maggiori rispetto alle scorse settimane, tra nuovi acquisti e recuperi dagli infortuni. Ai box restano infatti solo i lungodegenti Nigro e Marin. Mercoledì si è però fermato Benvenga, vittima di un’infiammazione al tendine d’Achille. La probabile assenza dell’ex terzino del Como potrebbe portare all’inserimento sulla corsia mancina di Rullo, in attesa dell’esordio come il brasiliano De Paula, ingaggiato via Chievo ed ultimo tassello del mercato invernale. Il vice-Corona che il tecnico Grassadonia aveva richiesto fortemente dopo il ko di Matera, anche perché da sabato comincerà ufficialmente il rush finale del campionato.

I sostenitori della Paganese

I sostenitori della Paganese

Quindici giornate nelle quali ottenere, possibilmente senza eccessivi patemi, l’obiettivo stagionale del mantenimento della categoria. Oltre alla Paganese, calendario alla mano, il Messina affronterà tra le mura amiche nel girone di ritorno anche Melfi, Cosenza, Martina e Ischia, tutte dirette rivali per la salvezza diretta, senza passare dai playout. Traguardo per il quale è tornata incredibilmente in corsa anche la Reggina, dopo l’annullamento della penalizzazione di quattro punti. Intanto c’è da battere gli azzurostellati che nei due precedenti in riva allo Stretto hanno sempre vinto. Il 19 dicembre 1976 fu una rete di Zanin, al 5′, a determinare lo 0-1 in favore dei campani. Il 23 marzo 1980 la beffa maturò proprio al 90′ per effetto del centro di Moretti. Sconfitte alle quali si sommano le tre rimediate in terra campana. Un tabù da sfatare.

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