L’Acquedolci saluta il 2020: da matricola a rivelazione anche in Eccellenza

AcquedolciUn undici titolare dell'Acquedolci

L’Acquedolci saluta il nuovo anno, nella speranza che possa coincidere presto con la ripartenza del campionato, al momento sospeso per Covid. La società ha celebrato sui social le imprese sportive raggiunte nel corso di un 2020 “dai risvolti non facili”, che ha rappresentato comunque un anno calcistico intenso ed emozionante.

Pippo Perdicucci

Il tecnico dell’Acquedolci Pippo Perdicucci

“Nella prima parte dell’anno abbiamo centrato il nostro sogno, portare il nostro paese, per la prima volta nella sua storia, a giocare nella massima serie regionale. Tutto questo grazie ad una grande società a tanti bravi calciatori e soprattutto al grande lavoro svolto da mister Perdicucci, allenatore che meriterebbe di insegnare calcio in categorie superiori. Un’impresa festeggiata per settimane, una grande stagione che porteremo sempre nel nostro cuore”, ha sottolineato il club.

La società è soddisfatta del grande lavoro compiuto dal proprio staff: “La seconda parte della stagione ci ha visti invece confrontarci con le grandi piazze che militano nel campionato d’Eccellenza. A mister Perdicucci abbiamo affiancato Dino Granata con la carica di direttore sportivo e come preparatore atletico Basilio Arasi. Un tris d’assi, tre professori che hanno messo in campo ancora una volta tutta la loro conoscenza, caparbietà e serietà, il nostro valore aggiunto. Insieme ai nostri dirigenti, con poche risorse a disposizione, hanno costruito un grande gruppo, una squadra difficile da affrontare, un calcio di ripartenze, di velocità, capace di ottimizzare tutte le occasioni a disposizione”.

Basilio Arasi

Il preparatore fisico Basilio Arasi ai tempi di Brolo

I successi arrivati un po’ a sorpresa nella prima fase del torneo sono già nella storia: “Se nella prima parte dell’anno l’obbiettivo era quello di centrare la promozione, nella seconda è stato quello di far conoscere il nostro paese, calcisticamente parlando, al di fuori delle solite due province in cui vengono disputati i campionati minori. Le incredibili vittorie a Siracusa e in casa col Giarre ci hanno reso la giusta e meritata visibilità e l’appellativo di “ammazza grandi”.

L’auspicio è quello di potere riabbracciare la propria gente, anche se i tempi sembrano tutt’altro che maturi: “Ci si aspettava un campionato di basso profilo, invece è arrivata una squadra in grado di sfruttare al meglio tutte le sue qualità rendendo l’Acquedolci la grande rivelazione di questo avvio di Eccellenza. Viviamo nell’incertezza, ma la nostra speranza è quella di riprendere quanto prima, soprattutto di tornare a giocare solo quando ci saranno la giusta tutela per la salute di tutti e di conseguenza il pubblico sugli spalti”.

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