La RoccAcquedolcese è salva. Mezzanotte: “Non scontato senza campi e rinforzi”

RoccAcquedolceseMazouf in azione contro la Jonica (foto Giuseppe Zanghì)

Nonostante la sconfitta casalinga, per 4-2, rimediata contro la Leonzio, la RoccAcquedolcese ha potuto celebrare la matematica salvezza al termine di una partita divertente e rocambolesca, in cui gli ospiti cercavano i punti necessari per sperare ancora nei playoff, anche se all’ultimo turno incroceranno la vice-capolista Siracusa, ancora in corsa per la promozione diretta, considerato il -1 dall’Igea Virtus. Quattro gol e varie palle gol fallite dagli uomini di Serafino, due gol, un palo, una traversa e tantissime occasioni sprecate, tra cui anche un calcio di rigore (sul risultato di 1-2) per i bianco-verde-azzurri.

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Il capitano Boris Zingales in marcatura (foto Giuseppe Zanghì)

Il direttore generale Sergio Mezzanotte stila un bilancio lusinghiero della stagione: “Dopo la vittoria dello scorso campionato di Promozione, la società aveva programmato una stagione tranquilla con l’obiettivo della salvezza. Nessuno, neanche nei momenti in cui la squadra si è trovata tra le prime cinque in classifica, aveva pensato a qualcosa di più e alla fine le previsioni sono state corrette. Per noi era importante conoscere le difficoltà del girone, che si sono dimostrate altissime, considerata la presenza di squadre di categoria superiore e viste le estenuanti (e costose) trasferte. Noi, in particolare, siamo la squadra che ha dovuto affrontare i viaggi più lunghi”. 

Consistenti i disagi di natura logistica: “Voglio ricordare a qualcuno che si aspettava qualcosa in più, che si era partiti con la speranza di avere a disposizione il campo di Acquedolci (che per motivi burocratici non si è riusciti a completare per tempo), che abbiamo iniziato la stagione sul neutro di Sant’Agata allenandoci a Rocca, che poi il campo è stato oggetto di interventi e ci si allenava in giro per il mondo (spesso nel campetto a otto di Capo d’Orlando), che nel girone di ritorno abbiamo dovuto affrontare infortuni di ogni tipo e che ci allenavamo alle 19 perché il campo era impegnato fino a quell’ora (oltre a dare alla possibilità di allenarsi a chi lavorava anche nel pomeriggio)”.

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Il portiere della RoccAcquedolcese Caserta (foto Giuseppe Zanghì)

La dirigenza si assume la responsabilità del calo concretizzatosi nel girone di ritorno: “Piuttosto, se c’è da dare delle ‘colpe’ a qualcuno per il mancato raggiungimento di posizioni di classifica più alte, non c’è dubbio che quel qualcuno è la società. Lo staff tecnico ha dimostrato di essere di altissimo livello. Mister Palmeri, il prof. Volo (preparatore atletico) e l’avvocato Pezzicara (preparatore dei portieri), hanno fatto un lavoro pazzesco tra mille difficoltà. I giocatori sono stati professionali al massimo (nonostante il 70% non aveva mai giocato in Eccellenza). Ho dato le ‘colpe’ alla società perché non ha avuto la forza di intervenire sul mercato quando era necessario”. 

Mezzanotte è consapevole che a gennaio il club si è indebolito:“C’è un momento in particolare che ha reso l’idea della differenza tra una grande società e la nostra piccola realtà. Era la tredicesima di campionato e affrontavamo in casa il Siracusa. Il mercato invernale si era riaperto in settimana. Noi eravamo terzi a tre punti dalla vetta, mentre il Siracusa era sesto a quattro punti da noi. Loro ingaggiavano Pettinato, Privitera e Iraci e noi lasciavamo andare Merlino e Antony Genovese”. 

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Un possesso conteso nel derby con la Jonica (foto Giuseppe Zanghì)

L’asticella potrà essere alzata soltanto con un maggiore supporto da parte del territorio: “Naturalmente non posso che essere soddisfatto per il raggiungimento della salvezza, soprattutto dopo aver conosciuto tutte le difficoltà di questo campionato e non posso non ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo. Ora cerchiamo di chiudere meglio possibile la stagione nell’ultima partita domenica a Comiso, poi servirà riorganizzarsi facendo tesoro soprattutto degli errori commessi. Molto del nostro futuro dipenderà da alcune certezze, senza le quali sarà complicato andare avanti. Qualora queste certezze ci saranno garantite, ho in mente un progetto che ci consentirà di affrontare serenamente il prossimo campionato di Eccellenza, sperando anche in qualcosa in più rispetto alla salvezza”. 

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