La Rassegna Popolare Ibbisota è un successo. Quasi 4mila presenze a Gesso

GessoUno scorcio della Chiesa madre di Gesso con un carretto siciliano

Si è svolta con grande successo di pubblico la settima Rassegna Popolare Ibbisota fra musica, balli, canti, sfilate e recupero delle tradizioni, nello splendido borgo di Gesso (“Ibbisu”). L’evento, che si propone come “expo” della sicilianità ed è entrato a far parte delle festività più importati del ferragosto messinese, nasce dall’idea di sette giovani del luogo (Natale, Daniele, Salvatore, Giuseppe, Federico, Graziano e Giovanni) che, con grandi sacrifici, dedizione ed entusiasmo, organizzano ogni anno nei minimi particolari la Rassegna per riportare in auge tradizioni troppo spesso dimenticate dalle nuove generazioni (da quelle agro pastorali a quelle gastronomiche).

Ed anche quest’anno il 16 di agosto Gesso ha visto un grandissimo afflusso di visitatori (circa 4mila le presenze) per tutta la durata della manifestazione. Tra le attrazioni più significative di quest’ anno la mitica “Lapa chi Rusti”, una gioia per gli occhi ma, soprattutto, per il palato. Nata dal progetto di Enrico Munafò di Castroreale, presente peraltro  alla manifestazione con ottimi panini gourmet in stile siciliano, “A Lapa chi Rusti” è stata ideata da Enrico Munafò e disegnata dall’artista Stefania Sottile, ispirata alla nobile arte dei carretti siciliani; si tratta di uno strumento unico nel suo genere, perché funziona senza utilizzare la classica carbonella, grazie ad un articolato progetto di conduzione forzata del calore, che permette la cottura del cibo senza grassi combusti.

Rassegna Ibbisota

Foto di gruppo per organizzatori e maestranze

Alla manifestazione non poteva mancare anche uno dei tipici prodotti dello street-food messinese, il “Pidone”, realizzato e cucinato ad arte dalla Pidoneria Portella, icona di messinesità. Ad accompagnare queste prelibatezze fiumi di birra Minchia Bionda alla spina. E come dessert gli immancabili Cannoli Siciliani, protagonisti indiscussi nelle tante varianti: Ricotta, Pistacchio, Gianduia e, a grande richiesta, il Cannolo Ibbisoto a base di Ricotta, Miele, Noci e Amarena, ideato per rievocare le antiche usanze dei nostri antenati. A conclusione della carrellata delle degustazioni dei prodotti tipici siciliani e messinesi, l’Associazione di pasticceria Siciliana “Duciezio”, grazie ai Maestri Lillo Freni, Rosario Zappalà, Giuseppe Arena, Francesco Arena, Massimo Riggio, Lillo Todaro, ha realizzato una torta di oltre 100 kg farcita con crema gianduia e nocciole dei Nebrodi.

A fare da cornice alla Rassegna Popolare Ibbisota, il gruppo Folk dei “ I Cariddi – Gruppo Siciliano di Canterini e Danzerini” capitanati dal maestro Tobia Rinaldo, il gruppo dei “Sunaturi”, la sfilata dei carretti siciliani delle famiglie Molonia e Todaro, la poesia dialettale di Pippo B. Bonaccorso, i presentatori Salvo & Giovanni, lo spettacolo dei pupi siciliani della Marionettistica Fratelli Napoli di Catania, le esposizioni dei mercatini artigianali, le visite guidate all’interno della chiesa madre, a cura del Dott. Giuseppe Finocchio con la possibilità di visitare il noto Museo di cultura e musica popolare dei Peloritani, preziosa reliquia di sicilianità, diretto dall’associazione culturale Kiklos del dott. Salvatore Bombaci, il cui curatore scientifico è il dott. Mario Sarica.

La torta di 100 kg farcita con gianduia e nocciole, realizzata dai pasticcieri dell’Associazione “Duciezio”

Molto interesse ha suscitato la partecipazione dell’Associazione MSM di Arcidiacono Sebastiano, facente parte della Fondazione Carnevale di Acireale, il più bel carnevale di Sicilia, diretta dal Presidente Orazio Fazio e dal Direttore Artistico Giulio Vasta che, insieme alla maestra cartapestaia Laura Laudani, hanno presentato delle dimostrazioni di modellatura con l’argilla, realizzando un mascherone barocco ed un piccolo laboratorio sulla cartapesta. Presente anche l’estemporanea della maestra infioratrice Mery Giò Dolcezza, artista dell’Infiorata di San Pierniceto, che ha rappresentato e decorato il simbolo della manifestazione con una tecnica particolare di polvere di marmo, fiori freschi, semi e sabbia. Molto sentita anche la partecipazione degli Sbandieratori e musicisti del Corteo Storico Associazione culturale Marduk di Rometta, accompagnati da un corteo medievale delle associazioni Pro Roccavaldina e Corteo storico Ruggero e Costanza di Itala. L’evento ha avuto risonanza anche sulla televisione della rete nazionale. Molto soddisfatti gli organizzatori, i membri dello staff, gli sponsor, gli abitanti tutti del villaggio e i partner per la bella riuscita dell’evento. L’appuntamento è al 2020 per l’ottava edizione.

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