La Costa d’Orlando Basket vista dal GM della Leonessa Brescia, Sandro Santoro

Sandro SantoroSandro Santoro

Il Campionato di Serie B si presenta come un contenitore di realtà interessanti che attraverso lo sport vogliono emergere attraverso il confronto della competizione sportiva. La Irritec Costa D’Orlando del Presidente Mauro Giuffrè si presenta in questo campionato in punta di piedi con l’obiettivo ambizioso di potersi confrontare con il mondo della pallacanestro e conquistare una salvezza che sembra poter essere una meta raggiungibile che apre addirittura una porta ad un possibile accesso ai play-off.

In un girone assolutamente competitivo ed un territorio affamato di basket, dove sono presenti realtà importanti del Campionato di Serie A come la Betaland di Capo d’Orlando, la Irritec cerca di farsi spazio con umiltà e sacrificio, creandosi uno spazio per essere protagonisti lontano da quei voli pindarici che, però, non vietano a nessuno di coltivare il proprio sogno. Un Girone D avvincente in cui dove i competitor sono Club oramai storici della pallacanestro italiana come il Basket Barcellona del nuovo corso, Palestrina, le tre squadre di Roma e tante altre ancora.

Costa d'Orlando

Costa d’Orlando foto Germanà)

Ma la sfida va vissuta con coraggio e onore quindi i ragazzi di Giuseppe Condello, Coach giovane e preparato che ricordo con grande affetto, stanno dimostrando di meritare la categoria senza il timore delle responsabilità sportive connesse ai loro sacrifici. Roberto Marinello e Jacopo Pozzi si confermano punti di riferimento della squadra, supportati dal generoso David Paunovic già noto al basket siciliano di Serie B considerati i suoi recenti trascorsi barcellonesi. Ma non è tutto: in un gruppo conta molto la chimica e la capacità di mettere insieme capacità tecniche dei singoli come abilmente sta facendo Amar Balic, esaltando le sue doti di direttore d’orchestra anche attraverso i suoi 4,7 assist per gara. Tutto questo condito dalla gioventù interessante di cui la Irritec può essere orgogliosa. Andrea Sorrentino, Salvatore Forte ed Enrico Di Coste sono i paladini di quella gioventù che trova risposte più che soddisfacenti dai giovanissimi Luca Munastra, Kevin Fort, e Davide Giglia che si propongono come prospetti su cui investire il lavoro e i sacrifici di una Società. Sono altrettanto certo che, in questo clima, anche Alessio Ferrarotto e Alberto Triassi potranno maturare con pazienza e modestia costruendosi la loro chance senza prescindere dalla squadra inteso come cuore del progetto.

Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo e un gruppo che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile. Ci sono pochi uomini squadra, perché solo pochi sono così grandi da pensare al bene comune prima che a se stessi. È per questo motivo che si vince o si perde nella vita di cui lo sport è una componente importante. Con questo spirito si possono raggiungere grandi traguardi trasformando i risultati in entusiasmo e quest’ultimo in produttività dell’unico settore di una Società sportiva rappresentato dal Marketing. In ogni contesto sportivo i risultati sul campo condizionano scelte e strategie e, più si vince, più si ha la possibilità di trasformare i risultati positivi in incassi in un territorio dove fare sport ad alto livello è sempre più difficile che farlo in zone geograficamente più fortunate. In una qualsiasi Società sportiva tutti i settori spendono soldi mentre l’unico settore che prova a recuperarli è l’Area Marketing attraverso una buona e positiva strategia di comunicazione. Cristina Grasso e Carlo Sgrò, che ricordo con grande affezione dai tempi in cui ero a Barcellona Pozzo di Gotto, lo sanno bene per cui saranno felici dei risultati che la Squadra sta ottenendo sul campo, capitalizzando gli stessi risultati in recupero di risorse. Avere uno sponsor importante come Irritec ti permette di partire dalla solidità per garantire la continuità ma dimostrare di poter far sempre di più a prescindere riduce l’impegno di Mauro Giuffrè ed apre scenari di pianificazione e programmazione che alimentano passione ed entusiasmo di chi investe nello sport.

Sandro Santoro ai tempi dell’esperienza a Barcellona

Siamo innamorati dello sport, e del basket in particolare, perché ha il fascino di trasformare l’impossibile in possibile. A volte ridi, a volte piangi ma ne vale sempre la pena. Questo sport insegna a dare il massimo, ad esser certi di poter dire: più di così non potevo fare. Non c’è tempo per restare lì ad ammirarti, ma a giocare per competere. Bisogna avere sempre fame di successi, di risultati, di gloria. Lo sport non è una sfilata, significa provarci per davvero per dimostrare di essere migliori senza scorciatoie. Tutto questo è la sintesi che porta ad un risultato sportivo di cui poter far tesoro perché nulla dura mai in eterno ma ciò che non si spegne mai è e sarà sempre il ricordo di aver dato il massimo di se stessi ed aver contribuito a costruire un pezzo di storia di cui sarà più semplice conservare il ricordo. Da qualche parte e in ogni momento qualcosa di incredibile attende di essere conosciuto. Bene, oggi cominciamo a conoscere meglio la Irritec Costa D’Orlando.

In bocca al lupo!

Sandro Santoro

General Manager Basket Brescia Leonessa

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