Iuliano: “Con Lagomarsini sullo stesso livello. Il segreto è allenarsi sempre al massimo”

Un intervento in tuffo di Rino Iuliano

Se Giorgio Corona ha avuto il merito di sbloccare in avvio la gara del “Menti”, Rino Iuliano è poi salito in cattedra compiendo alcuni strepitosi interventi. Sono stati loro i grandi protagonisti contro la Juve Stabia. Capitolato soltanto in occasione della punizione di Caserta, il portiere giallorosso ha messo in mostra le sue straordinarie doti che hanno indotto Grassadonia a cambiare, da due settimane, l’interprete del ruolo. Da Lagomarsini a Iuliano il Messina è comunque in ottime mani. Ad “Antenna Giallorossa”, trasmissione in onda su Rtp, il “Giaguaro” ha fornito la sua dettagliata analisi: “Dopo il campionato giocato per intero a Campobasso nella scorsa stagione con il Messina avevo collezionato soltante cinque presenze. Riguardo al ruolo di portiere si sa bene in ogni squadra chi sia il titolare e chi il numero 12. Il segreto è però allenarsi sempre come se si dovesse scendere in campo, facendosi trovare pronti quando si viene chiamati in causa. Se ci si adagia è invece l’inizio della fine. Ho vissuto una situazione simile a questa a Salerno. Avevo iniziato da titolare, poi arrivò Caglioni, ma io ebbi la possibilità di giocare nella finale playoff col Verona, facendo una buona partita dopo 2 o 3 mesi nei quali non ero stato impiegato”.

Un momento di nervosismo in Juve Stabia-Messina

Un momento di nervosismo in Juve Stabia-Messina

Al compagno di reparto, invece, forte del suo bagaglio d’esperienza, consiglia: “Ho vissuto momenti simili anche io a 20 anni. Quando i risultati non arrivano si ricorre magari al cambio di portiere, puntando su quello con maggiore esperienza. Ettore deve impegnarsi sempre, questa pausa gli risulterà molto importante. Siamo sullo stesso livello e giochiamo per lo stesso intento, ovvero pensando al bene della squadra. Non c’è tra noi due uno che stia davanti all’altro. Tutti gli allenatori vorrebbero questo tipo di problemi, con due elementi bravi tra cui scegliere. In questo particolare frangente ritengo che i più esperti debbano assumersi le giuste responsabilità”.

Il ritorno tra i pali di Iuliano, nel match con il Lecce, era stato però inizialmente traumatico: il gran gol di Moscardelli sembrava il preludio all’ennesima giornata storta del Messina. Poi la riscossa che ha portato al 3-1. “Moscardelli ha segnato un eurogol, ma non ho mai pensato di perdere quelle partita e ho subito chiesto di riportare la palla a centrocampo. Col Lecce sapevamo di non poter assolutamente sbagliare. C’è stata una sorta di maledizione con i gol di questa fattura, spero che sia stato già interamente pagato dazio”.

Un primo piano di Rino Iuliano

Un primo piano di Rino Iuliano

Eppure in estate le strade di Iuliano e del Messina sembravano vicine alla separazione. “In estate sapevo di rientrare tra i riconfermati, godendo della fiducia del mister e della società, ma col mercato di mezzo può accadere di tutto. Anche che gli operatori mettano in giro delle voci che generano incomprensioni. Passati dieci giorni di caos tutto è comunque tornato alla normalità, anche perchè c’è sempre stata stima reciproca con la dirigenza e lo staff tecnico. Rimanere qui è stata la scelta giusta e ora spero di restare a Messina ancora a lungo. Mi sono trovato bene anche l’anno scorso quando giocavo poco, non lo affermo soltanto adesso”.

Dopo le sfide con le big il calendario propone adesso ai giallorossi delle gare sulla carta più agevoli: dalla Vigor Lamezia al Melfi, dal Foggia al Cosenza. L’occasione per svoltare. “Adesso affronteremo in serie le squadre che dovrebbero fare il nostro campionato, improntato alla conquista della salvezza. La partita fondamentale, però, sarà quella di sabato con la Vigor Lamezia, perchè dovremo dare continuità ai risultati positivi ottenuti con Lecce e Juve Stabia. Le tante espulsioni ? Occorre migliorare anche in questo, perchè i cartellini vanno spesi con intelligenza. Non bisogna essere superficiali negli interventi e pensare sia alla gara che stiamo giocando che a quelle successive”.

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