Italia-Samoa di rugby non si giocherà a Palermo. Deluso il presidente Arancio

La pubblicazione del calendario del campionato di serie A di calcio ha di fatto cancellato ogni dubbio circa la disputa del match alla stadio “Barbera” di Palermo fra la Nazionale italiana di rugby e quella delle Isole Samoa. Infatti, l’Otto novembre, data prevista per il ritorno degli azzurri di rugby in Sicilia, lo stadio palermitano non sarà disponibile in quanto i rosanero, il giorno successivo, saranno impegnati in casa contro l’Udinese, nella gara valida per l’undicesima giornata.

Particolarmente deluso è apparso il Presidente del Comitato Regionale Siciliano Fir, Orazio Arancio, il quale non ha nascosto il suo disappunto in una lunga dichiarazione fatta pervenire agli organi di stampa.

Orazio Arancio

Orazio Arancio

«Con grande dispiacere devo comunicare che il tanto atteso Test Match tra la nostra nazionale e quella delle Samoa, purtroppo non verrà giocato a Palermo. Ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità per cercare di riportare, dopo esattamente venti anni, la nazionale di rugby in Sicilia e per un momento avevo anche creduto di esserci riuscito, diciamo che c’eravamo vicini, davvero vicini. La parola fine l’ha scritta oggi la Lega di Serie A che nel proprio calendario ha programmato che il Palermo Calcio giochi in casa nello stesso weekend del test match (9 Novembre). Lascio a voi ogni commento, perché non comprendo come questo sia potuto accadere visto che da mesi si parla di tale possibilità, invito solo a rileggere le dichiarazioni di Zamparini nelle quali afferma che le partite si possono spostare solo per gravi motivi di ordine pubblico, come se sapesse che si sarebbe giocato in casa… ognuno tragga le proprie conclusioni.

Non credo occorra dire quanto bisogno ha la nostra terra di questo genere di eventi per rilanciare la propria cultura sportiva, che negli anni si è affievolita al tal punto che oggi la Sicilia è relegata nelle ultime posizioni in ordine di numero di praticanti e numero di società sportive.

Siamo arrivati talmente in basso che ci sorprendiamo se un siciliano vince, ci chiediamo come siano ancora possibili vittorie come quelle di Nibali nel ciclismo o della Fiamingo nella scherma.

Non ho alcuna intenzione di trovare colpevoli, chi ha seguito la vicenda sa bene come sono andate le cose, sicuramente non è colpevole il calcio, semmai chi lo dirige che ha perso ogni contatto con la realtà dimenticando che il calcio è una disciplina sportiva e non puro business. Gli accadimenti di questi giorni, in seno alla FIGC, confermano quanto dico.

Colpevoli, in fondo, lo siamo un po’ tutti: da chi si è rassegnato a chi non si indigna più, da chi si preoccupa unicamente dei propri interessi e non del bene comune a chi non riesce più nemmeno ad esprimere un minimo di solidarietà.

Per contro, è doveroso ringraziare chi comunque ha sostenuto fino in fondo l’iniziativa: in primis il Consiglio della Fir ed il Presidente Gavazzi, per aver atteso, oltre ogni limite, il perfezionamento della candidatura del Comune di Palermo; il Sindaco Orlando per averci provato; il Responsabile grandi eventi Fir, Gigi Bernabò, per tutto il lavoro di preparazione; il Dott. Fabio Rubino per aver coinvolto Confindustria Sicilia ed il consigliere comunale, Francesco Bertolino. Un grazie particolare va al Presidente del Coni, Giovanni Malagò, che sostenendo la candidatura di Palermo, una volta di più, ha mostrato una grande sensibilità nei confronti della Sicilia che tanto lustro ha dato e da ancora oggi allo sport italiano. Altresì devo ringraziare, per la solidarietà pervenuta, il presidente di “Catania al Vertice”, Nello Russo ed il presidente di Badminton Sicilia, Carlo Beninati.

Personalmente mi rimetto al lavoro, nella speranza che l’anno possa andare meglio, di certo non mi arrendo».

Come sancito dal Consiglio Federale riunitosi a Bologna lo scorso venerdì 26, sarà adesso compito del Presidente Fir Alfredo Gavazzi definire la sede dell’incontro Italia-Samoa dell’8 novembre fra le rimanenti candidate Ascoli e Pescara.

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