Il tour multimediale tra i musei dell’ateneo attraverso il portale MUniMe

Caravaggio"La Cena in Emmaus" di Caravaggio, replica dell'originale conservato alla National Gallery di Londra

La situazione presente, legata all’emergenza pandemica da Covid-19, ci ha costretto tutti a rivoluzionare la nostra quotidianità e le nostre abitudini. L’ausilio della tecnologia, però, permette, comunque, di diffondere importanti messaggi come quello fondamentale della cultura e dell’impegno scientifico degli atenei. 

Ed è per questo motivo che fino al 1° maggio, sarà possibile effettuare, attraverso il portale MUniMe, un tour multimediale fra pregevoli dipinti seicenteschi o della nota scuola romana del Novecento, fra antiche vedute di Messina, crateri greci e monete romane, delicate maioliche siciliane e spagnole, per viaggiare con la fantasia tra raccolte faunistiche e fossili, meravigliarsi dinanzi alla varietà di piante dell’Orto botanico, o riconoscere i progressi della medicina tra i risalenti reperti farmaceutici. 

L'orto botanico di Messina

L’orto botanico di Messina

L’ateneo peloritano, infatti, possiede un cospicuo patrimonio consistente in importanti collezioni di natura artistica e scientifica, allocate in diverse sedi. Si tratta di raccolte di importanti dipinti, stampe, reperti archeologici, antiche monete, preziose ceramiche, riunite nel Museo dell’Ateneo di Messina (con sede nel Palazzo del Rettorato). Vi sono anche il Museo della Fauna, con una notevole esposizione di esemplari di numerose specie e di reperti fossili e, ancora, il Museo zoologico Cambrìa, con svariati esemplari di mammiferi, rettili, volatili.

LOrto botanico ‘Pietro Castelli’, invece, è ricco di collezioni vegetali e piante rare ed il Museo di Storia della Farmacia del Mediterraneo accoglie una intera farmacia storico della seconda metà dell’Ottocento. Si tratta di raccolte che rispecchiano gli interessi scientifici e il gusto di collezionisti che furono Maestri del’ateneo, come alcuni Rettori, veri e propri mecenati, come Salvatore Pugliatti e Guglielmo Stagno d’Alcontres.

Museo

La “Santa Cecilia” di Pacecco De Rosa

L’impegno dell’Ateneo si sta indirizzando verso la formazione di un Polo Museale che possa raccogliere il cospicuo patrimonio dell’Università messinese, per esporlo a tutta la cittadinanza e al pubblico che vorrà visitarlo.

“Sono molto contento di poter presentare – ha commentato il Rettore Salvatore Cuzzocreail risultato di un progetto molto bello, ideato dal prof. Pace Gravina che, assieme ai nostri tecnici, ha riaperto le porte della nostra Università per consentire di poter ammirare le bellezze che essa contiene. Il progetto riguarda, infatti, la riapertura multimediale dei Musei dell’Ateneo, fruibile in questi giorni che ci vedono in attesa di affrontare nel miglior modo possibile la cosiddetta Fase 2″.

Luigi Rodriguez

Il “David con la testa di Golia” è attribuito a Luigi Rodriguez

“Ringrazio il prof. Pace Gravina per l’iniziativa e ciò, inoltre, mi permette di dire che, quando la normativa ce lo consentirà ed il Ministero ci permetterà di farlo, andremo a finalizzare l’acquisto definitivo della Banca d’Italia che sarà anche sede del nostro Polo Museale, dei nostri archivi storici ed un luogo di cultura e incontro per i nostri studenti. Tale scelta, ha lo scopo di favorire ed armonizzare l’integrazione con il territorio, di far conoscere a tutti quanto è bella la nostra Università e perché bisogna esserne orgogliosi”.

“Desidero ringraziare particolarmente il Rettore per il suo costante impegno volto alla sistemazione e alla divulgazione del nostro patrimonio museale – ha aggiunto Giacomo Pace Gravina, Delegato del Rettore al Patrimonio artistico e culturale – nonché i responsabili delle strutture museali, i professori Rosa Maria Picone, Rita De Pasquale, Giuseppe Lo Paro e Filippo Spadola, per la passione profusa nella cura dei musei da loro diretti. Grazie anche a Francesco La Rosa, che ha generosamente messo a disposizione la sua competenza informatica per la creazione del Portale MUniMe, e Gabriele Fattorini, per la sua preziosa collaborazione. Il progetto rappresenta una bellissima occasione da cogliere per ammirare le splendide raccolte e i numerosi reperti del nostro Ateneo”.

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